Banca del Fucino ha stipulato un finanziamento da un milione di euro circa all’Hotel Urban Garden di Roma. Il piano d’investimenti della struttura alberghiera prevede tra i vari interventi anche la riqualificazione energetica dell’hotel e l’eliminazione delle barriere architettoniche al fine di potenziare e migliorare ulteriormente i servizi ricettivi.
Più in generale la nuova misura agevolativa, denominata Fri Tur e che poggia su tali fondi, mette complessivamente a disposizione risorse per 180 milioni di euro a fondo perduto concesse dal ministero del Turismo e 1.200 milioni di finanziamento di cui 600 milioni a tasso agevolato concesse da Cdp. L’istituto ha già valutato nell`ambito di tale iniziativa progetti per circa 30 milioni di euro in favore di pmi su tutto il territorio nazionale. E la stipula di oggi con Urban Garden Hotel è la prima in assoluto finanziata a valere su questa misura in Italia.
“Si tratta di un ulteriore importante risultato che colloca Banca Fucino tra i maggiori player bancari che hanno aderito all`iniziativa promossa dal Ministero del Turismo. È con grande soddisfazione che possiamo affermare di essere stati il primo operatore bancario a realizzare l’operazione”, ha spiegato Giacomo Vitale, vicedirettore generale vicario di Banca del Fucino.
Tutto questo mentre il più antico istituto bancario romano fondato nel 1923, è da mesi al centro di una guerra di potere tra i Torlonia. Che ne sono i fondatori. A trovarsi su sponde opposte sono da un lato Carlo Torlonia e dall’altro ci sono invece il fratello Giulio e il nipote Alexander Poma Murialdo, figlio di Paola Torlonia. Oggetto del braccio di ferro la vendita della banca di famiglia a Banca Igea i cui termini del passaggio di proprietà sarebbero stati occultati a Carlo Torlonia dal nipote e il fratello per nascondere le perdite in bilancio ed evitare azioni di responsabilità.