Bittarelli (3570): «Non c è dialogo, fatte scelte irresponsabili»

Il presidente del 3570 critica la strategia adottata dal Comune

Loreno Bittarelli, presidente della cooperativa di taxi «3570», non condivide la strategia del Comune sulla messa a bando di mille nuove licenze alle quali si sommano 450 doppie guide (che in un anno potrebbero raddoppiare) e 2mila nuove autorizzazioni per gli Ncc: «È irresponsabile sparare numeri di punto in bianco senza valutare l’impatto. Noi per primi, un anno fa, avevamo chiesto di rilasciare subito 300 licenze, monitorare la situazione e, se necessario, procedere con gradualità». Lo dice in una intervista al corriere della Sera.

Dialogo difficile anche con il governo, in particolare sulla gestione delle piattaforme digitali attraverso le quali far incrociare domanda e offerta.

“La prima versione dei provvedimenti attuativi del decreto Asset distingueva tra le piattaforme autoprodotte, gestite e finanziate dai tassisti e quelle delle multinazionali, che sono dei semplici intermediari – sottolinea Bittarelli – Nell’ultima formulazione invece sono state messe sullo stesso piano su richiesta di alcune sigle come sindacali Fedetaxi e Ugl in modo un po’ incomprensibile… salvo poi proclamare lo sciopero del 21 maggio: se vogliamo essere credibili agli occhi dell’opinione pubblica dovremmo prima esaminare il testo definitivo dei decreti che è ancora all’esame dell’Autorità garante della privacy, presentare le nostre osservazioni e, qualora non dovessero essere accolte, manifestare il nostro dissenso. La sensazione è che sia una protesta dal sapore per lo più politico a poche settimane dalle Europee». Lo scioperò avrà un effetto boomerang? «Con queste premesse temo che sarà un flop».

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