Multiservizi e la svolta privatista del Campidoglio

Il riassetto del global service prevede l'ingresso di privati con una quota vicina al 50%. Ma i grillini hanno sempre difeso la mano pubblica

La sindaca Virginia Raggi (Foto Omniroma)

Per il sindaco di Roma Virginia Raggi l’apertura delle aziende del Campidoglio è sempre stato una sorta di tabù, al contrario del responsabile alle partecipate Massimo Colomban. Salvo tuttavia ripensarci alla luce della perdurante, drammatica, situazione finanziaria del Comune, schiacciato da debiti e caso Atac.

Un primo segnale di un cambio di passo arriva da Roma Multiservizi, l’azienda comunale incaricata di svolgere le mansioni di global service, ovvero pulizia negli edifici pubblici e scolastici e la cura del relativo verde ma alla prese con costanti problemi di ristrutturazione. Tutto è partito in questi giorni con un maxi-bando (qui la notizia data da Radiocolonna.it) da quasi mezzo miliardo appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale. E’ l’operazione in sè a denotare il cambio di rotta del Campidoglio governato dal M5S. Il quale ha sempre difeso la mano pubblica ma ora sembra invece proseguire proprio la strada privatista tracciata dalle amministrazioni precedenti.

Otto anni di affidamento dei servizi ausiliari, di pulizia, manutenzione, facchinaggio e trasporto alunni (disabili e normodotati) nelle scuole dell’infanzia e nei nidi comunali. Poi la manutenzione e pulizia delle aree verdi non di pregio in città, e di quelle negli edifici scolastici e lungo le piste ciclabili. Infine il servizio di derattizzazione, inserito come la manutenzione del verde e delle ciclabili.

Totale, 475 milioni messi a bando dal Campidoglio, ma con un particolare. Palazzo Senatorio vuole costituire una nuova società al posto della Multiservizi, che svolga queste funzioni di global service, ma con una robusta partecipazione di un partner privato con una quota del 49%. In pratica, i privati entrano di peso in un business finora competenza esclusiva della partecipata Roma Multiservizi. Per il Comune a trazione grillina si tratta di un passo non da poco visto che la presenza privata proseguirà nonostante i ripetuti appelli del Movimento 5 Stelle al mantenere tutto in mano pubblica. A questo punto c’è da chiedersi se la mossa su Multiservizi non faccia da apripista ad altre operazioni.

Nei prossimi giorni per esempio Colomban presenterà il piano sulle partecipate e da alcune indiscrezioni raccolte intorno al dossier emerge la volontà di prevedere l’apertura del capitale per alcune società del Campidoglio.

Tornando al bando, nel dettaglio l’operazione prevede che con 249 milioni di euro si cercherà di assorbire il grosso del personale della ex Multiservizi che ora rischia il posto, da destinare ai servizi ausiliari delle scuole comunali che cubano, per il solo personale, 228 milioni di euro. 65 milioni di euro copriranno i trasporti degli alunni, 50 milioni le pulizie degli edifici scolastici. Il verde cittadino non di pregio vale, a base di gara, 53,7 milioni di euro 7,5 milioni il decoro delle piste ciclabili e 19,6 milioni le derattizzazioni. Il termine per presentarsi come partner di Roma capitale in questa nuova avventura è il 27 ottobre.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014