Roma è prima tra le province del Lazio per qualità della vita, anche se si posiziona al 59mo posto sulla classifica nazionale, perdendo 24 posizioni rispetto all’edizione del 2023. È quanto emerge dalla 35ma edizione della Qualità della Vita del quotidiano “Il Sole 24 Ore”. In particolare, su 107 Comuni esaminati, la categoria in cui la Capitale ha avuto un punteggio più alto è stata “Affari e lavoro”, in cui è arrivata seconda, guadagnando 4 posizioni rispetto al 2023. Segue “Cultura e tempo libero”, dove Roma è risultata 11ma, scendendo di 4 posizioni in un anno. La Capitale, inoltre, è arrivata 26ma nel ranking per quanto riguarda la categoria “Demografia e società”, in calo di 20 punti rispetto all’anno scorso, e 47ma per “Ambiente e servizi”, in cui la Capitale ha guadagnato 13 punti. Roma, tuttavia, quest’anno è risultata agli ultimi posti per quanto riguarda le categorie “Giustizia e sicurezza” (103ma, anche se in aumento di una posizione rispetto al 2023), e “Ricchezza e consumi”, in cui è scivolata al 104mo posto, perdendo 47 posizioni dall’anno scorso. Tra le province del Lazio, Roma risulta prima nella classifica, seguita da Viterbo, che sale alla 66ma posizione guadagnando 9 punti dal 2023, Rieti, che da 73ma scende in 74ma posizione, e Latina, che balza al 77mo posto guadagnando 10 posizioni in un anno. In ultima posizione tra le province del Lazio c’è Frosinone, all’82mo posto, in calo di 2 punti rispetto al 2023.
Questa classifica del quotidiano Il Sole 24 Ore che “guarda alle province e alle aree metropolitane” quest’anno “ha introdotto nuovi parametri, in particolare quello sulla disuguaglianza. È un’indagine che guarda al Pil, all’occupazione, ai redditi e alle disuguaglianze. Roma sta crescendo sotto questo punto di vista, ma crescono anche i prezzi e le disuguaglianze”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in una intervista al sito web del quotidiano “Il Messaggero”. “L’indicazione vera dell’indagine è che ci dice che non basta che il centro cresce se le istituzioni non sono messe nella condizioni di distribuire la ricchezza. Noi non dobbiamo bloccare le trasformazioni per non far crescere i prezzi delle case, dobbiamo avere una città dinamica sotto il punto di vista degli investimenti ma allo stesso tempo dobbiamo avere politiche pubbliche in grado di compensare, ad esempio con case popolari”, ha aggiunto.
Gualtieri ha quindi precisato, rispetto all’indagine, che “su Roma è successo qualcosa di paradossale. Solo una parte limitata dell’indagine riguarda i servizi pubblici dove Roma è salita tantissimo, ma la città scende nella media complessiva, perché è cresciuta la crescita ma è aumentata la distanza tra i più deboli, già dentro Roma ci sono molte disuguaglianze di reddito, ad esempio tra II e VI Municipio: questo dato declinato a livello nazionale fa precipitare Roma, tutte le grandi città hanno un fenomeno di numeri di reati superiori alla media”.