Corte dei conti, Roma tra le 6 grandi Città metropolitane in disavanzo

insieme a Bari, Catania, Firenze, Napoli, Palermo e Torino.

Tra le 14 Città metropolitane d’Italia, Roma è tra le sei il cui bilancio è in disavanzo, insieme a Bari, Catania, Firenze, Napoli, Palermo e Torino. In tutto, in Italia, sono 1.103 i Comuni che nel 2021 hanno registrato un disavanzo: il fenomeno assume toni più rilevanti nei Comuni di maggiori dimensioni e infatti, su 11 enti con oltre 250.000 abitanti 7 sono in disavanzo. Gli impegni relativi alle spese per gli investimenti, sostenute dalle Città metropolitane nel 2021 – secondo quanto rilevato dalla Corte dei conti – al netto del Fondo pluriennale vincolato, risultano pari a 510 milioni di euro, 75 milioni in più rispetto all’esercizio precedente, con un incremento percentuale pari al 17,2 per cento, in controtendenza rispetto a quanto osservato nel precedente referto -36,7 per cento.

La distribuzione delle spese a livello territoriale, così come osservato per le spese correnti, non è omogenea. Tutte le Città metropolitane allocate in Regioni a statuto speciale registrano tassi di crescita elevati: Messina vede quadruplicati gli importi del 2020 (+303,5 per cento); Palermo ha importi quasi triplicati nel 2021 (+183,7 per cento), Catania e Cagliari vanno oltre il raddoppio. Anche le Città metropolitane di Milano, di Venezia e di Reggio Calabria registrano incrementi intorno al 40 per cento. In controtendenza, rispetto al dato medio nazionale, sono invece le Città metropolitane in disavanzo: Roma Capitale, vede gli impegni del 2021 quasi dimezzati rispetto al 2020 (-49,3 per cento), Bari (-21 per cento), Firenze (-10,7 per cento) e Napoli (-7,9 per cento). La Città metropolitana di Torino mantiene valori pressoché inalterati nel biennio (-1,1 per cento).

L’analisi della Corte dei conti fa riferimento al rapporto sulla salute dei conti pubblici degli enti locali tra il 2020 e il 2021. E nel 2021 il disavanzo degli enti con parte disponibile negativa, nel complesso, si riduce del 13 per cento, per circa 1,31 miliardi rispetto allo scorso esercizio. Roma registra un calo del 7,5 per cento sulle entrate correnti: si passa dai 521.113.000 euro del 2020 ai 481.882.000 del 2022. Contestualmente si rileva una lieve flessione di -0,4 per cento delle spese correnti: tra il 2020 e il 2021 passano da 448.239.000 a 446.382.000. Lievitano vertiginosamente, invece, forse anche per effetto dei fondi Pnrr, gli investimenti: per le entrate in conto capitale si rileva +302 per cento, si passa da 48.828.000 del 2020 a 196.286.000 del 2021. Anche se gli impegni, in conto capitale, crollano al -49,3 per cento: si passa dai 64.070.000 del 2020 ai 32.495.000 del 2021.

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