Elezioni regionali: sondaggio, Rocca primo con 46%, segue D’Amato al 35,5 e Bianchi al 16

Rimane pero' l'incognita degli indecisi e di coloro che decideranno all'ultimo per chi votare. E' su questo terreno che si giocano le prossime due ultime settimane di campagna elettorale.

Continua la corsa in solitaria del centrodestra nel Lazio. Almeno stando ai numeri  di un sondaggio realizzato da Noto Sondaggi e pubblicato da “Porta a Porta” e che vede il candidato presidente del centrodestra Francesco Rocca in testa nelle intenzioni di voto con il 46 per cento, seguito dal candidato del centrosinistra Alessio D’Amato con il 35,5 per cento e dalla candidata del M5s Donatella Bianchi con il 16 per cento del campione dei votanti.

A poco piu’ di due settimane dal voto di domenica 12 e lunedi’ 13 febbraio, non sembra quindi attenuarsi il distacco tra l’ex presidente della Croce Rossa Italiana, sostenuto da sei liste da Fratelli d’Italia a Unione di Centro, e gli sfidanti Alessio D’Amato per il centrosinistra e Donatella Bianchi per il Movimento 5 Stelle e Polo progressista. Eppure e’ proprio il numero delle liste uno dei fattori sui quali punta invece l’assessore regionale uscente alla Sanita’. Sostenuto da Pd, Terzo Polo e altre sei liste, D’Amato ripete come un mantra in apertura di ogni incontro pubblico: “Noi vinceremo”.

Secondo il candidato di centrosinistra, che spera in un ribaltamento del risultato di partenza “come gia’ accaduto piu’ volte nella nostra storia”, a giocare in suo favore potrebbe essere la presenza di otto liste, “il numero piu’ alto anche rispetto al 2018” e un possibile voto disgiunto da parte degli elettori 5 stelle “di buon senso”, come lui stesso ha piu’ volte definito coloro che potrebbero scegliere di barrare il suo nome “per non consegnare la Regione alla destra”. Si scrive voto di buon senso, si legge voto utile. Un leit motiv che Donatella Bianchi respinge al mittente: “E’ la solita storia. Noi non siamo per la logica del voto utile, del voto del meno peggio, secondo noi con queste logiche non si va da nessuna parte e i cittadini sono stanchi, vogliono programmi coerenti e chiari”.

Al di la’ dei temi politici, al centro dei temi di campagna elettorale rimane la sanita’, con Rocca che punta “all’abbattimento delle liste d’attesa” e alla “digitalizzazione dei posti letto con un monitoraggio di tutti gli ospedali, sia pubblici che privati accreditati, entro i primi cento giorni”, Bianchi che sottolinea l’importanza di nuove assunzioni perche’ “manca personale” e va fatto “un investimento sui presidi territoriali per fare in modo che il primo livello di intervento venga garantito vicino a casa”. Punta alla sanita’ territoriale anche D’Amato, che nel suo programma prevede investimenti per la medicina territoriale, sei nuovi poli ospedalieri e la digitalizzazione della sanita’. Piu’ nette le distanze sul tema rifiuti, che vedono D’Amato e Bianchi su due fronti opposti. Il primo pienamente favorevole alla costruzione del termovalorizzatore, la seconda decisamente contraria. A meta’ strada Rocca e il centrodestra, che rimarcano la necessita’ di un impianto per Roma ma chiedono maggiori verifiche e approfondimenti sulla localita’ da destinare alla costruzione. A scaldare i toni di una campagna finora, piu’ o meno, all’insegna del savoir faire e’ intanto la questione del patron dell’universita’ telematica Unicusano Stefano Bandecchi, coinvolto in un’indagine per evasione fiscale e coordinatore di Alternativa Popolare, tra le liste a sostegno del candidato di centrodestra. “Bandecchi non e’ candidato, aveva contribuito con diecimila euro, aveva detto che si sarebbe impegnato anche con altre risorse ma il coordinatore della Civica li ha gia’ restituiti”, ha risposto Rocca a chi chiedeva delucidazioni sul reale supporto economico alla sua candidatura da parte del patron dell’ateneo.

E mentre il Pd lo accusa di non aver dato spiegazioni sufficienti, Rocca risponde annunciando una querela verso Matteo Orfini, deputato dem, per alcune sue dichiarazioni sulla Croce Rossa di Frosinone. Mentre la campagna elettorale entra nella sua ultima fase, cio’ che appare gia’ certo e’ come le intenzioni di voto si riflettano anche sulle liste. Fratelli d’Italia e’ il primo partito con il 29,2%. Segue il Partito Democratico con il 21,2% e il M5s con il 15,7%. L’elefante nella stanza rimane quindi sempre il mancato accordo tra centrosinistra e Cinque Stelle, che avrebbe consegnato maggiori chance a un ipotetico sfidante unico contro la candidatura di Rocca. Rimane pero’ l’incognita degli indecisi e di coloro che decideranno all’ultimo per chi votare. E’ su questo terreno che si giocano le prossime due ultime settimane di campagna elettorale.

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