Europee: al via consegna liste, a Roma parte la campagna elettorale

Oggi in Campidoglio prende il via la campagna istituzionale per promuovere la partecipazione al voto per le elezioni europee

Prende il via oggi la consegna ufficiale delle liste dei candidati alle prossime elezioni europee, che si terranno l’8 e il 9 giugno, dando ufficialmente il via alla campagna elettorale. Oggi in Campidoglio parte la la campagna istituzionale per promuovere la partecipazione al voto per le elezioni europee: non è una data a caso, il 9 maggio segna infatti l’inizio del percorso che ha portato alla creazione dell’Unione europea.

Nella Capitale la campagna elettorale è partita ieri con la presentazione della candidatura di Marco Tarquinio (Pd), e al Tempio di Giove, in Campidoglio, sono state presentate quelle di Massimiliano Smeriglio e di Marilena Grassadonia, dell’Alleanza verdi sinistra (Avs), nelle liste dell’Italia centrale. Sempre ieri è stata ufficializzata la candidatura dell’ex presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al Monk di Roma. Sabato 11 maggio, invece  verrà presentata le lista di Fratelli d’Italia per la circoscrizione Italia Centrale.

Ieri intanto nella sede romana di Unindustria ad ascoltare le proposte di Confindustria, raccolte in un documento dal titolo “Fabbrica Europa”, c’erano diversi candidati europarlamentari della circoscrizione dell’Italia centrale. “Il documento è una esortazione da parte di Confindustria a rimettere l’industria al centro delle politiche europee”, ha spiegato il presidente di Unindustria, Angelo Camilli. Nodo delle proposte di Confindustria è stata l’esigenza di coniugare la competitività con la sostenibilità delle imprese. Un percorso che include diversi punti, primo tra tutti la necessità di potenziare la difesa comune europea e di migliorare il coordinamento tra Ue e Nato. “Questo non è un voto normale, avviene in un contesto internazionale eccezionale – sono state le parole del direttore dell’ufficio in Italia del Parlamento europeo Carlo Corazza -. L’Ue si deve attrezzare per tutelare la nostra sicurezza e i nostri interessi nel mondo”.

Nel corso del dibattito è emersa anche la richiesta di affiancare al Green Deal una politica industriale europea per restare al passo nella corsa globale alle tecnologie del futuro. “Gli obiettivi di sostenibilità ambientale devono diventare patrimonio comune ma resi praticabili e pragmatici”, ha affermato l’eurodeputato di Forza Italia, Salvatore De Meo. Tra le richieste di Confindustria emerge anche quella di regolamentare l’intelligenza artificiale per rendere l’Europa il continente ideale dove investire in questa tecnologia, e promuovere l’adozione di strumenti adeguati a gestire le transizioni occupazionali, rilanciare le politiche attive del lavoro e incoraggiare l’occupazione. Tra le tante opinioni espresse è emersa anche la necessità di rivedere alcune regole del funzionamento interno dell’Ue.

“Dobbiamo lavorare per superare il meccanismo dell’unanimità”, ha affermato il candidato di Azione, Alessio D’Amato. “La debolezza di questa Ue è che deve sfiancarsi in una mediazione continua tra gli interessi nazionali, la strada federalista è quella giusta”, sono state invece le parole di Giandomenico Caiatta, candidato di Stati uniti d’Europa. Infine, è stata sottolineata l’importanza dei fondi di sviluppo e coesione, che secondo il presidente del Consiglio delle rappresentanze regionali di Confindustria Vito Grassi, “rappresentano oggi lo strumento di politiche industriali più importante per il sostegno delle realtà più indietro e che come tali sono oggetto di divari da ridurre, in una strategia di medio lungo periodo”.

 

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