Giubileo 2025, il punto. A maggio quello del lavoro

Incontro voluto da Confcooperative. Salari sempre più poveri e aumento delle disuguaglianze. Per Mappa Roma i fondi Ue vanno nelle zone più ricche della città

“Il Giubileo è alle porte, Roma è diventata un cantiere e nonostante le grandi difficoltà tutto si risolverà prima dell’inizio dell’Anno Santo e la citta sarà ancora più bella. Ci sarà un Giubileo legato  al mondo del lavoro e delle imprese dall’1 al 4 maggio”. Lo ha annunciato monsignor Rino Fisichella in un video messaggio inviato per la tavola rotonda sul Giubileo organizzata da Confcooperative Roma al Tempio di Adriano. Il sindaco Gualtieri ha messo in guardia: “Non c’è cosa peggiore del ’Giubileo washing’, evocare valori e non applicarli con coerenza”.

Fisichella: Roma guardi con fiducia al Giubileo

“Vi attendo numerosi, con le vostre famiglie, gli imprenditori e i dipendenti per dare un segno della vostra presenza – ha aggiunto – Siamo alla ricerca di una speranza che tutti noi desideriamo. Che non è solo quella che le cose vadano bene, c’è nostalgia di una speranza più grande che coinvolge tutti ed è quella che il Giubileo vuole fare vivere – ha concluso Fisichella – Di questa speranza ne abbiamo bisogno adesso, quindi rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di collaborare”.

Cala la disoccupazione ma a Roma troppo lavoro povero 

Il tasso di disoccupazione nel a Roma e nel Lazio è in linea con la media nazionale, al 7.8%, ma quello che preoccupa è la precarietà. Secondo la Uil, ben il 60% dei contratti attivati ha una durata inferiore a un mese e il 38,5% è di un giorno soltanto. I dati del primo semestre 2023, però, ci dicono che l’occupazione è in ripresa, 2,5 punti percentuali in più rispetto al 2022, e che è diminuito sia il numero dei disoccupati (-1,2 punti percentuali) sia quello degli inattivi.

I fondi europei vanno ai municipi con reddito più elevato

Il Giubileo del Primo Maggio vuole però mettere in luce anche le differenze nella città. Secondo MappaRoma, guardando ai finanziamenti della Politica di coesione in valore assoluto in milioni di euro, si può notare infatti che alcuni Cap, inclusi principalmente nella città ricca e storica, ma anche qualcuno della città compatta, hanno ottenuto gli importi più elevati, superiori a 100 milioni. Si tratta di Esquilino-Termini-San Lorenzo (00185), i cui finanziamenti ammontano a ben 362 milioni, e poi Eur-Torrino (00144), Garbatella-Ostiense (00154), Parioli (00197), Tor Marancia-Navigatori (00147), Trastevere-Testaccio-Aventino (00153), Pinciano-Trieste (00198) e Centro Storico (00186). Costituisce un’eccezione, all’interno di Roma, gran parte del territorio del VI Municipio (00133), il più svantaggiato della Capitale, con Tor Bella Monaca e Torre Angela, e appartenente alla città del disagio, che ha ottenuto finanziamenti per 251 milioni. Nell’hinterland i maggiori finanziamenti pari a 111 milioni li hanno ottenuti i comuni della valle del Tevere, tra cui Formello, Capena, Riano e Castelnuovo di Porto (che rientrano nel Cap 00060), e poi tra 60 e 80 milioni Frascati, Pomezia e Morlupo.

Meno finanziamenti Ue ai quartieri fuor dal GRA

Le aree che hanno ottenuto la minore quantità di finanziamenti, meno di 2 milioni di euro, sono soprattutto al di fuori del GRA e verso il litorale, dove abitano molte famiglie giovani e in condizioni di potenziale difficoltà economica, in particolare quartieri periferici a sud-ovest (Ostia Antica 00119, Acilia nord-Dragona 00126, Vitinia-Mezzocammino 00127), a ovest (Pisana-Buon Pastore 00163), e ad est (Pietralata 00158, Tuscolano-Appio Claudio 00174), ma anche nella benestante area di Fleming-Tor di Quinto (00191). Inoltre, esiste anche una forte iniquità nella distribuzione dei finanziamenti tra il comune di Roma e l’hinterland, dove si registrano alcuni tra i livelli più bassi di finanziamenti in tutta la Città metropolitana, sebbene vada tenuto conto che alcune aree Cap si estendono su territori molto piccoli: ai Castelli (Castel Gandolfo e Nemi), a est sui Monti Simbruini (Licenza, Gerano, Affile, Roviano, Anticoli Corrado), in Sabina (Nerola) e a nord-ovest (Allumiere e Manziana).

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