Giubileo: Patané, “restyling stazioni Spagna, Ottaviano e Cipro, ci saranno chiusure” – VIDEO

L'assessore assicura che entro un anno apriranno due nuove fermate della metro C. Mentre nel 2026 verrà riqualificata la stazione di San Giovanni, portando a compimento il passaggio diretto tra Metro A e Metro C

In vista del Giubileo la giunta Gualtieri avvierà i lavori di rifacimento delle stazioni principali della metro A. Durante i cantieri l’unica a rimare aperta sarà la stazione Cipro, “mentre quella di Ottaviano chiuderà per 50 giorni e Spagna per 80 giorni”. Nel 2026 verrà invece riqualificata la stazione di San Giovanni, “portando a compimento il passaggio diretto tra Metro A e Metro C”. Nel 2025 “torneremo alla normalità del trasporto pubblico” ed entro un anno “apriremo due nuove fermate della Metro C”. A delineare lo scenario futuro dei trasporti capitolini è Eugenio Patané, assessore alla Mobilità e ai Trasporti della giunta Gualtieri, a margine del convegno “Roma porta del Paese. Il Giubileo e la mobilità delle persone e delle merci dentro e verso la Capitale” promosso dalla Cgil e dalla Filt Cgil di Roma e del Lazio.

“Avvieremo il rifacimento delle stazioni principali e questo comporterà qualche chiusura. Partiremo dalle stazioni della linea A della metropolitana: Spagna, Ottaviano e Cipro in ottica giubilare. La stazione di Cipro non chiuderà per lavori, quella di Ottaviano chiuderà per 50 giorni e Spagna per 80 giorni: daremo le comunicazioni per tempo”, ha precisato l’assessore. “Mentre nel 2026 riqualificheremo la stazione di San Giovanni portando a compimento il passaggio diretto tra Metro A e Metro C”, ha concluso.

Per il 2024, ha continuato, “siamo impegnati a riportare alla normalità il trasporto pubblico soprattutto a livello infrastrutturale e sugli asset più importanti. Priorità la diamo al rinnovo della flotta che continua, con quelli a metano e i primi bus elettrici che arrivano entro fine dicembre. C’è poi il rinnovo delle infrastrutture tranviarie che include anche la riqualificazione del deposito di Porta Maggiore. A Roma – ha concluso l’assessore – sono 20 anni che non vengono toccati gli asset fondamentali della mobilità. Oggi serve riqualificare l’esistente e occuparci del nuovo”, ha concluso.

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