Nessuna sospensione cautelare urgente della nota della Polizia Locale di Roma Capitale di lunedì scorso avente ad oggetto “Ricollocazioni temporanee attività commerciali su area pubblica Piazza del Risorgimento”, nell’ambito dei lavori di restyling e semipedonalizzazione della stessa piazza, una delle principali aree di ingresso al Vaticano. L’ha deciso il Tar del Lazio con due decreti monocratici con i quali ha respinto le richieste di alcuni esercenti commerciali della zona; fra poco meno di un mese sarà celebrata l’udienza collegiale in camera di consiglio.

Il presidente della seconda sezione ter del Tribunale amministrativo ha ritenuto che “non sussistono i presupposti di estrema gravità ed urgenza normativamente prescritti per la concessione della richiesta misura cautelare monocratica, venendo in rilievo un lamentato pregiudizio di natura economica – peraltro nell’ambito di un ricorso collettivo senza distinzione tra le singole pozioni – come tale sempre ristorabile, e con riferimento al quale è stata omessa la necessaria e doverosa allegazione delle concrete circostanze che consentano di qualificare le conseguenze del contestato spostamento in termini di irrimediabilità ed irreversibilità, a loro volta sussumibili nella fattispecie normativa di estrema gravità ed urgenza, alla luce della specifica situazione di ciascun ricorrente”.

Considerato poi che “non è stato allegato il pregiudizio che discenderebbe dal gravato provvedimento – che pure ha già iniziato a spiegare efficacia – con specifico riferimento al breve lasso temporale intercorrente fino alla celebrazione della prima camera di consiglio utile, la cui durata appare inidonea come tale a determinare conseguenze irreversibili tali da giustificare la concessione della richiesta tutela monocratica”, sono state respinte le richieste cautelari, fissando per la trattazione collegiale delle controversie la camera di consiglio del prossimo 8 ottobre.