Il capodanno 2022 di Atac: bilanci (quasi) risanati, un bando (annunciato) per i tram ma -7 milioni di km effettuati

Il nodo dei crediti non chiesti dal Comune di Roma e i numeri del servizio che preoccupano. L’annuncio importante del dg sui tram

500 milioni di euro a cui il Campidoglio avrebbe rinunciato per favorire il risanamento di Atac. 65 milioni di euro come ultima rata da versare ai creditori, da parte di Atac, per chiudere il tanto temuto concordato preventivo. 7 milioni in meno di chilometri percorsi rispetto al 2021 e 23 in meno rispetto al 2009. Sono i numeri dati dal Messaggero sullo stato dell’arte della municipalizzata dei trasporti di Roma. Una doppia partita incrociata da cui dipende il destino e l’efficienza del trasporto pubblico capitolino. Partiamo con le buone notizie: Atac è in procinto in pagare l’ultima rata del concordato preventivo, 65 milioni finali che rappresentano un traguardo importante nell’ottica del risanamento lanciato tre anni fa dall’amministrazione a Cinque Stelle guidata da Virginia Raggi. Il risanamento aziendale non è solo una questione contabile ma ha effetti concreti anche sul servizio ai cittadini: avere i conti a posto, banalmente, significa avere maggiori spazi di manovra per acquistare mezzi o effettuale manutenzioni. È di oggi la notizia, data direttamente dal dg di Atac Alberto Zorzi, che la municipalizzata imposterà una gara di mezzo miliardo di euro per l’acquisto di nuovi tram: i primi dovrebbero arrivare in concomitanza con il Giubileo. Per il dg, non ci sarebbe mai stata una gara del genere in Europa.

L’altra faccia della medaglia, viceversa, riguarda i modi e il costo che è stato pagato per facilitare una buona riuscita del concordato. Si stima, infatti, che ammonti a circa mezzo miliardo la cifra a cui il Campidoglio avrebbe rinunciato, tra fondi anticipati e mai restituiti, incassi delle sanzioni e dei parcheggi non girati. Ci sarebbe anche un ulteriore centinaio di milioni di euro pagato dal Comune di Roma per chiudere contenziosi e acquistare depositi per i mezzi. L’altro grande tema di questo 2022 che si sta concludendo è quello dei chilometri percorsi complessivamente dai mezzi pubblici della Capitale. Il Messaggero stima che rispetto all’anno scorso Atac abbia percorso 7 milioni di chilometri in meno, addirittura 23 chilometri in meno rispetto al 2009. Nel computo bisogna considerare che la cessione della gestione delle due ferrovie ex concesse (la Roma-Civita Castellana-Viterbo e la Roma-Lido) fanno abbassare il numero, ma quello dei chilometri persi è un tema antico che da anni viene raccontato da blogger, giornali e addetti ai lavori. Piccola nota di ottimismo: Atac e Roma Capitale hanno avviato un rinnovamento significativo del parco mezzi, tra nuove vetture su gomma e i tram annunciati dal dg, che dovrebbero andare a coprire il fabbisogno che si genererà con la nascita delle nuove tranvie, il cui cronoprogramma è stato raccontato da Radiocolonna qualche giorno fa. Innesti importanti del parco-vetture che (forse) riusciranno in futuro a invertire il trend negativo dell’ultimo decennio.

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