Ita verso Certares, aspettando Meloni

Prosegue la trattativa per la cessione della compagnia. Per il momento nessuna entrata a gamba tesa del nuovo governo

Sembra sempre più vicina la vendita di Ita Airways al fondo americano Certares, alleato di Delta e Air France. Il governo di Giorgia Meloni sembra dunque voler procedere sulla scia dell’esecutivo Draghi.  D’altronde, la compagnia italiana ha impegni di spesa severi: serviranno, secondo alcune stime, 430 milioni di dollari solo per gestire e rafforzare la flotta nel 2023. E uno stop alla trattativa esporrebbe al rischio di non chiudere il dossier entro la scadenza del 31 dicembre. E che Bruxelles bolli come aiuti di Stato i 700 milioni elargiti alla compagnia dal governo.

Intanto i sei consiglieri d’amministrazione nominati dal ministero dell’Economia e l’ad Fabio Lazzerini confermano la loro decisione del 12 ottobre. E cioè che il presidente Alfredo Altavilla perde tutte le sue deleghe e tutti i poteri. Lui, Altavilla, ha lasciato intendere che farà causa ad Ita perché considera illegittima e priva di giusta causa la delibera di revoca dei suoi poteri.

Ma ai piani alti di Ita è già battaglia. Attraverso questo parere i 6 consiglieri di amministrazione hanno replicato al Collegio sindacale di Ita. In una sua prima lettera, il Collegio sindacale ha criticato la seduta del Cda che, per la prima volta, ha tolto ogni potere ad Altavilla (il 12 ottobre). Il Collegio si è spinto fino a sostenere la “inesistenza” della delibera di revoca dei poteri.

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