Ita, monito dell’Ue sulla cessione

Dalla Commissione europea la precisazione: chiunque rilevi la compagnia dovrà rendere la società sostenibile.

Ita airways

Monito dell’Europa sulla cessione di Ita, all’indomani dell’esclusiva con Certares. La Commissione europea ha ricordato l’importanza che la società risulti “sostenibile” e che sia in grado mantenersi come “un competitor sul mercato” del trasporto aereo. Perché uno degli aspetti per il via libera al passato riassetto era stata la “discontinuità” tra Ita e Alitalia, ha chiarito la vicepresidente della Commissione, Margrethe Vestager, interpellata sugli ultimi sviluppi durante una conferenza stampa. E uno degli elementi di questa discontinuità era appunto la sostenibilità (viability) di Ita.

In assenza della quale, ha rilevato, la società sarebbe stata tenuta a onorare il debito di Alitalia. “Quello che auspichiamo per Ita è che sia una società sostenibile e un competitore nel settore del trasporto aereo europeo”. Per il resto “non ho commenti su questo o quell’aquirente. Penso che sia ancora relativamente presto, sembra esserci un accordo su una vendita che consetirebbe al governo di mantenere un ruolo importante sulle questioni strategiche, ma l’accordo finale ancora non c’è. Ovviamente – ha concluso Vestager – seguiamo attentamente” il dossier.

Intanto, entro il 15 settembre 2022 tutto dovrà essere chiuso. Questa è la scadenza per la trattativa di privatizzazione di Ita Airways con il Tesoro indicata dal fondo Usa Certares Investments LLC. Da valutare adesso è il piano industriale messo a punto dal fondo, che punta al rilancio del vettore nato dalle ceneri dell’ex compagnia di bandiera Alitalia. Nel dettaglio il piano di Certares prevede 1.500 assunzioni per il 2023 e 100 aerei in flotta contro i 63 attuali. Inoltre si indicano nuove rotte verso Nord America (Toronto, Washington, Chicago) Sud America, Africa e Asia. Il fondo crede di coinvolgere Air France con un 9,9% e Delta Air Lines con il 10%.

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