È bastato che il primo cittadino della Capitale definisse “problematico” il passaggio del tram 19 sulla nuova Via Ottaviano per generare un vespaio di polemiche. Polemiche che probabilmente neanche Roberto Gualtieri – in zona Prati per inaugurare la nuova stazione della Metro A di Ottaviano – avrebbe immaginato potessero essere così aspre, al punto da generare una mobilitazione social senza precedenti. La ‘cura del ferro’, come viene comunemente chiamata la necessità che le grandi città si sviluppino più su rotaia (tram, metro) che su gomma, sta iniziando ad essere seriamente percepita dalla cittadinanza come la chiave di volta per cambiare i destini del trasporto pubblico di Roma. Così, blogger e addetti ai lavori, hanno iniziato un tam-tam mediatico per sollecitare le istituzioni a fare un passo indietro e a far tornare a Risorgimento il capolinea del 19. È il caso dei blogger di Odissea Quotidiana, i quali chiedono che il tram 19 torni sul percorso originario “ma anche che siano sottoposti al MIT i progetti delle linee della Musica e Barletta-Clodio, il cui termine ultimo è fissato per il 31 gennaio”. Per farlo, hanno preparato un form personalizzabile (invitando ad evitare gli insulti, più che mai controproducenti) da inviare poi al gabinetto del sindaco, all’assessorato ai trasporti e alla commissione mobilità.
Interessante anche l’iniziativa dell’Associazione TrasportiAmo, che ha lanciato una petizione su Change.org che ha già raggiunto centinaia di sottoscrizioni.
“La nostra iniziativa vuole essere un esplicito sostegno ai mezzi su ferro e a tutti i progetti che intendano sviluppare la rete tranviaria e quella della metropolitana” spiega a Radiocolonna David Nicodemi di TrasportiAmo. A margine della petizione, il commento di alcuni utenti fa comprendere il termometro della cittadinanza su una piccola storia dal significato, però, molto rilevante.
“La rete tranviaria a Roma deve allargarsi e non restringersi. La pedonalizzazione di via Ottaviano è stata una bella opera e con il ritorno del tram sarà ancora più bella. Pedoni e mezzi pubblici su ferro insieme contro il traffico automobilistico e l’inquinamento!” è il commento di Angelo G., cui segue una (non proprio soft) riflessione di Agnese P.: “prima allargate la Ztl fino a comprendere praticamente tutta la città abitata e poi tagliate le gambe al TPL? La vostra politica è classista e diabolica”.