Le elezioni del 4 marzo, la spazzatura che sommerge Roma e il Tavolo sulla Capitale. C’è un po’ di tutto questo nella testa di Giuseppe Cangemi, presidente in quota Forza Italia della commissione di vigilanza sul pruralismo dell’informazione. L’uomo che tentò di fermare la fuga di Sky da Roma, che aprì la stagione triste dei grandi addii dell’industria.
Cangemi, lei ha deciso di ricandidarsi, che aria si respira nel centrodestra?
Esatto. L’aria è buona, positiva. Ma bisogna fare attenzione perchè al di là delle previsioni, la gente ci chiede una cosa…
Cioè?
Compattezza, unione. Senza di esse si perde. Sempre. Comunque lo ripeto, il clima mi pare sia positivo.
Altro argomento, il Tavolo su Roma improvvisamente dimenticato…
La cosa è stata gestita male da entrambe le parti. Sia da parte del governo, sia da parte del sindaco Raggi. E il risultato è uno solo.
Quale?
Che si sta facendo campagna elettorale sulla pelle dei romani. Pd e M5S stanno giocando sulle disgrazie di questa città. Tutto qui.
Cangemi, vengono in mente i rifiuti…
Esatto. Una situazione assurda, al collasso, molto più grave di quello che appare…non se ne esce.
Addirittura…?
Certo. Pensi che una cittadina esasperata ha chiamato il Campidoglio. Non sanno cosa fare, cosa dire. Le pare normale? Lei vada in periferia a dare un’occhiata, non guardi il centro di Roma. Il dramma è che useranno questo tema per la campagna elettorale. Dilettanti allo sbaraglio.