Lazio: il Consiglio regionale abroga gli entri Egato. Pd: “Vuoto normativo senza modifica del piano rifiuti”

Istituiti con legge regionale nel 2022 dall'allora amministrazione Zingaretti, sono gli enti di governo d'ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Antonello Aurigemma, ha approvato con 29 voti favorevoli e 13 contrari, la proposta di legge regionale che abroga gli Egato, gli Enti di governo d’ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani, istituiti con legge regionale nel 2022 dall’allora amministrazione Zingaretti. La proposta si compone di tre soli articoli, ai quali se ne è aggiunto un quarto grazie all’approvazione da parte dell’aula di un emendamento dell’assessore ai Rifiuti Fabrizio Ghera recante un articolo aggiuntivo, il 2 bis, con il quale si stabilisce che verrà nominato con decreto del presidente della Regione, Francesco Rocca, un commissario straordinario per la liquidazione degli enti in questione.

L’Aula ha respinto una proposta di sospensiva sull’abrogazione, presentata dal Pd e condivisa dal resto delle opposizioni, motivata dal fatto che senza delle autorità di ambito e senza un’alternativa a queste si crea un vuoto normativo non consentito dal testo unico dell’ambiente: “Si abroga la legge regionale che disciplina gli Egato senza aver modificato il piano dei rifiuti”. L’assessore Fabrizio Ghera ha spiegato che è stata già messa in moto la macchina amministrativa per la revisione del piano rifiuti, che richiederà un tempo non breve. “Ma non si può chiedere, come fanno le opposizioni oggi, di lasciare in piedi nel frattempo una costruzione che è sembrata una forzatura, introdotta come lo è stata nell’ultima fase della passata legislatura dopo anni di indecisioni da parte della ex maggioranza”, ha aggiunto l’assessore.

L’obiettivo è sempre l’incremento della differenziata e del riciclo, e a tal fine sono stati stanziati dalla giunta Rocca dei fondi per i Comuni, tra cui Roma capitale. Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza anche due proposte di deliberazione che modificano il piano rifiuti. Riguardano l’introduzione del piano per la riduzione degli imballaggi nelle norme regionali, come richiesto dalle direttive europee per poter attignere a finanziamenti per gli impianti e una modifica che riporta all’interno delle tutele attuali anche gli impianti esistenti in caso di varianti sostanziali. “La norma – come spiegato dall’asssore Ghera – è stata pensata per salvaguardare e tutelare maggiormente la salute pubblica e i nostri territori perché le varianti per gli impianti esistenti potranno essere possibili solo se in coerenza con i criteri”.

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