Il termovalorizzatore di Roma “non può essere considerato la panacea di tutti i mali. Indipendentemente dalle scelte del commissario Gualtieri, al Lazio servono scelte coraggiose e strutturali per incentivare la raccolta differenziata, realizzare impianti e chiudere il ciclo rifiuti”. A dirlo è l’assessore della Regione Lazio al Ciclo dei rifiuti, Fabrizio Ghera, in replica alle dichiarazioni dell’assessora capitolina all’Ambiente Sabrina Alfonsi, che in un’intervista rilasciata all’agenzia Nova ha ribadito che, anche se cambiasse il piano rifiuti regionali, il termovalorizzatore di Roma a Santa Palomba verrebbe realizzato comunque “poiché l’opera risponde ai poteri commissariali conferiti dal governo al sindaco, Roberto Gualtieri, in vista del Giubileo del 2025”.
In pratica, sostiene Alfonsi, un nuovo piano dei rifiuti regionale non può comunque avere effetti sul piano rifiuti di Roma rispetto agli impianti da realizzare. “Sappiamo che la Regione – ha spiegato l’assessora – deve cambiare il piano dei rifiuti, perché gli viene richiesto un adeguamento dal ministero, insieme ad altre regioni, perché bisogna rispettare dei parametri che prima non c’erano. In ogni caso, quando lo faranno, sul tema dell’impiantistica bisognerà fare un ragionamento serio all’interno del piano dei rifiuti regionale e credo che non si possa non tenere conto del piano dei rifiuti di Roma e del piano industriale di Ama già approvati. E il termovalorizzatore è uno dei tasselli fondamentali di tutto il piano dei rifiuti di Roma”.
Da parte sua, Gheri ha sottolineato come “in dieci anni di amministrazione Zingaretti le province del Lazio hanno pagato un prezzo altissimo a causa della mancata programmazione della sinistra in materia di rifiuti. Di fatto le province sono diventate la pattumiera della Regione. Il nuovo piano rifiuti è indispensabile e non più rinviabile e darà finalmente risposte strutturali all’emergenza che da anni attanaglia il Lazio. È arrivata l’ora di prendere decisioni responsabili e lungimiranti per far sì che tutte le province del Lazio siano autosufficienti nella chiusura del ciclo rifiuti”, ha concluso.