Lazio: Zingaretti, “dall’Ue in arrivo 4 miliardi per il nostro territorio”

Durante l'assemblea di Unindustria il governatore ha ricordato che il 13 maggio "lanceremo la nuova programmazione europea 2021-2026"

Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti all'assemblea generale di Unindustria alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro dell'Opera di Roma.

“Il 13 maggio lanceremo la nuova programmazione europea 2021-2026. Grazie alla credibilità di questi anni potremmo contare su oltre quattro miliardi di euro di risorse che arriveranno al nostro territorio”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti intervenuto all’assemblea generale di Unindustria alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro dell’Opera di Roma.

Zingaretti ha quindi ricordato che quest’anno è la sua ultima volta all’assemblea degli industriali come presidente della Regione Lazio. “Sono certo – ha aggiunto –  che il rapporto continuerà anche se in modo diverso, perché questa è la mia terra. Ma dopo nove anni – e per il Lazio è un record – l’anno prossimo a prendere la parola su questo palco sarà un nuovo presidente. Quello che posso assicurarvi è che fino alla fine non mollerò di un centimetro per rendere il Lazio sempre di più europeo”.

Nel suo discorso Zingaretti ha ricordato la vicenda di Catalent, l’azienda farmaceutica che – dopo tre anni di tentativi per ottenere le necessarie licenze da parte del ministero della Transizione Ecologica – ha abbandonato il progetto di realizzare otto bioreattori ad Anagni, spostando l’investimento nel Regno Unito. “So che risorse, investimenti non bastano, c’è un nodo che riguarda la burocrazia che colpisce ancora le imprese ma colpisce tutti. Il caso Catalent è stata la conferma più dolorosa ed evidente. Il lavoro davanti a noi è chiaro e richiede scelte. Nel 2013 avevamo 28 mila pratiche arretrate proprie sui temi ambientali, oggi siamo a 1.000 ma sono ancora troppe”, ha detto.

Infine, Zingaretti ha reso noto di aver avviato un iniziativa con il governo Draghi per sospendere il decreto di perimetrazione del Sin Bacino Valle del Sacco. “Un decreto – ha spiegato – figlio di errori e illusioni che hanno finito nel tempo di bloccare tutto. Una sospensiva non per perdere tempo ma per definire in pochi mesi col territorio un perimetro che garantisca tutela, bonifica e rilancio produttivo. Un equilibrio tra sostenibilità e crescita, come ci chiede l’Europa”.

 

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