Morti sul lavoro, Uil porta mille bare in piazza del Popolo a Roma

Bombardieri: Nessun profitto vale vita umana, continueremo a combattere

Millequaranta bare in piazza del Popolo a Roma: è l’iniziativa choc organizzata dalla Uil per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle morti sul lavoro. Un flash mob sui generis con tante bare quante sono ogni anno le vittime sui luoghi di lavoro. In questo modo la Uil vuole ricordare chi, alla fine della giornata, non ha più fatto ritorno nelle proprie case e dai propri cari, per non rassegnarsi all’idea “assurda” che si tratti di morti inevitabili e sollecitare la politica e il Governo a mettere in campo tutti i provvedimenti necessari a rafforzare la prevenzione, investire in sicurezza, sanzionare chi non rispetta le regole. Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri: “Denunciamo il fatto che bisogna fare di più, risvegliare le coscienze, considerare inaccettabili queste tragedie, che non sono incidenti ma omicidi. Bisogna che la politica faccia di più”, insiste, “oggi nella giornata del Papà noi vogliamo ricordare che tanti genitori, tante mamme e tanti padri non sono tornati a casa dal lavoro. Serve risvegliare le coscienze – aggiunge – chiediamo misure più forti e concrete, che oggi chi viola le norme non possa lavorare, che nei subappalti a cascata siano applicate le norme che vigono per gli appalti pubblici. Su tante cose il governo può essere più incisivo”.

Per non dimenticare, per svegliare le coscienze, perché il silenzio della morte sia cancellato dal rumore della vita, per il rispetto della vita umana, per la dignità del lavoro, per dare giustizia, perché nessun profitto vale una vita umana, per non morire a 60 anni su un’impalcatura, perché gli studenti non possano morire nell’alternanza scuola lavoro, perché il loro ricordo sia da monito per il futuro – ha detto Bombardieri dal palco di Piazza del Popolo – Perché si continui a parlare degli incidenti e delle vittime anche dopo il secondo giorno dalla tragedia, per evitare 500mila incidenti sul lavoro ogni anno, per inserire il reato di omicidio sul lavoro perché non esistono morti bianche ma omicidi, per non abbassare mai la guardia, per aumentare gli ispettori e le ispezioni, perché una vita non può valere punti di patente, per formare sulla sicurezza, per le famiglie che vivono queste tragedie, per queste cose noi continueremo a combattere”.

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