Prendono il via i primi cantieri previsti dal piano Caput Mundi, finanziato con i fondi del Pnrr, per il recupero del patrimonio storico-artistico di Roma. Si tratta dei lavori di restauro delle fontane di piazza della Rotonda e di piazza Farnese che termineranno entro novembre 2024.
Le fontane, risalenti al XVI secolo, saranno sottoposte a lavori di restauro, conservazione e valorizzazione, sotto la direzione tecnica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali: alla fontane di piazza della Rotonda sono stati destinati 355mila euro, mentre a quelle di piazza Farnese 500mila.
photo credit: Roma Capitale
Le fontane gemelle di Piazza Farnese, costituite da due vasche monumentali di età romana provenienti dalle Terme di Caracalla, furono collocate sulla piazza tra la metà e la fine del XVI secolo, in due momenti differenti: la prima fu sistemata per volontà di Papa Paolo III Farnese nel 1545 e la seconda fu aggiunta circa quarant’anni più tardi quando al cardinale Alessandro Farnese fu permesso di spostarla da piazza San Marco. Si tratta di due vasche oblunghe in granito egizio che nella sistemazione tardo rinascimentale dello spazio della piazza avevano solo una funzione ornamentale. Solo con l’arrivo dell’Acqua Paola nel rione di Trastevere, l’architetto Girolamo Rainaldi le trasformò in fontane (1626), inserendole all’interno di due vasche più grandi in travertino. Al centro di quella più piccola posizionò un giglio araldico, simbolo della famiglia Farnese, dal quale zampillava l’acqua.