Quanto spende un romano per usare regolarmente l’auto in città?

L’interessante sondaggio della CISL. Odissea Quotidiana: nuove metro e tram servono anche a far risparmiare i cittadini

Sono numeri interessanti quelli emersi da un sondaggio promosso dalla CISL sulla mobilità romana.

Numeri che testimoniano come i romani siano attaccati – spesso in maniera morbosa – alla propria automobile e soprattutto quanto siano disposti a spendere per circolare in macchina per le strade della Capitale.

Il 52% degli intervistati al sondaggio “Attraverso Roma” sostengono di usare la propria auto privata per raggiungere i luoghi della propria quotidianità, una percentuale che supera di gran lunga quella degli habitué dei mezzi pubblici (32%) e dei motorini (10%). Irrisori i numeri di coloro che invece utilizzano bici in sharing e monopattini, a dimostrazione di come la micromobilità romana non abbia attecchito tra i pendolari, anche disincentivata dai regolamenti di Atac e Cotral che vietano la e-mobility all’interno dei propri mezzi.

Poi si arriva al quesito forse più sorprendente: quanto spende al mese per la benzina della sua auto o del suo motociclo?

La metà degli intervistati dichiara di spendere tra i 50 euro e 100 euro al mese. Una cifra enorme, che se sommata ai costi di manutenzione e alle tasse di proprietà, fanno schizzare la cifra annua a ben oltre i 1000 euro. Tantissimi soldi per vivere in una situazione di costante disagio, visto che oltre la metà del campione dichiara di considerare molto difficile/impossibile trovare parcheggio e il 37% ammette di impiegare oltre un’ora per raggiungere la propria destinazione.

“Il 46,9% dichiara di spendere più di 100 euro al mese in benzina e carburante: praticamente l’equivalente di una tredicesima per un impiegato, al quale vanno sommate le spese accessorie di assicurazione e manutenzione. Un vero e proprio furto “legalizzato” di soldi e di tempo, visto che il 37,2% del campione dichiara di metterci più di un’ora per arrivate al posto di lavoro, che deve farci riflettere sulla qualità delle nostre scelte di spostamento – commenta correttamente Odissea Quotidiana –  In effetti la ratio di costruire nuove metropolitane e tramvie sta tutta qui: far risparmiare alla collettività tempo e soldi per consentire alle persone di investire i propri soldi in altro. Fino a che la città non capirà questo semplice concetto sarà impossibile uscire dall’ingorgo di smog e frustrazione che adombra la nostra quotidianità. Se a questo aggiungiamo le campagne stampa de Il Messaggero contro la tramvia TVA o il parere negativo del Rettore di Tor Vergata alla linea G, l’impresa è ancora più ardua”.

 

 

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