Regione Lazio, 9.700 assunzioni in sanità in due anni

Investimento da 466 milioni. Personale aumenterà del 17%. Ministro Schillaci, 'bene le assunzioni, esempio buon governo'

Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha annunciato oggi pomeriggio ai sindacati il piano di assunzioni 2024-2025, che rappresenta la sua volontà di potenziare il Servizio sanitario regionale: si tratta di 8.158 nuove assunzioni a tempo indeterminato per il biennio 2024-2025 (di cui 6.843 autorizzazioni per il 2024 e 1315 nuove assunzioni per il Giubileo 2025) oltre alle 1541 stabilizzazioni per l’anno in corso. Il maxi-investimento, pari a 466 milioni di euro nel prossimo biennio. “Un aumento vertiginoso per la sanità del Lazio – spiega la Regione – +17%, che riduce il precariato e abbraccia le nuove generazioni”.

Si tratta, fa sapere la Regione, del “più grande investimento sul personale della sanità pubblica in Regione Lazio degli ultimi venti anni. Una vera e propria boccata d’ossigeno che non ha precedenti: sommando, infatti, le assunzioni già concesse nel 2023 (4.054 unità, comprese 1605 stabilizzazioni, per 195,5 milioni di euro), arriviamo a 13.753 operatori sanitari (tra nuove assunzioni e stabilizzazioni) per un investimento totale di 661 milioni e 500mila euro”.

Il nuovo personale, spiega la Regione Lazio, servirà anche a rendere pienamente operativi gli interventi realizzati con il Pnrr e che riguardano 59 Centrali operative territoriali, 35 Ospedali di comunità, 131 Case di Comunità e 298 grandi apparecchiature. Il Servizio sanitario regionale passerà dai 53.583 dipendenti del 2023 ai 62.662 professionisti del 2025, pianificando l’accoglienza dei milioni di fedeli in vista del Giubileo 2025.

Le nuove assunzioni nella sanità del Lazio “rappresentano un ulteriore segnale concreto di attenzione dell’amministrazione Rocca alla salute dei cittadini e al personale sanitario”. Così il Ministro della Salute, Orazio Schillaci. “Questo provvedimento si aggiunge a quelli già messi in campo che hanno ridotto le liste d’attesa in molte prestazioni, potenziando l’offerta del Recup regionale, e diminuito le attese dei pazienti in pronto soccorso per la visita o il ricovero. Sono interventi che vanno nella direzione che più volte ho condiviso con le Regioni per rafforzare la sanità pubblica. Tutto ciò dimostra che se si programma in modo adeguato e si spendono bene le risorse che il Governo mette a disposizione, i risultati arrivano”.

 

 

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