Ricarica green, a Roma è una giungla

Sono 846 su 1.636 le colonnine attive, una ogni 22 auto elettriche Quelle installate e non attivate sono 178, oltre 600 quelle «in attesa» Tra impianti inutilizzabili, parcheggi occupati e mappe non aggiornate ricaricare il proprio veicolo «green» è un'impresa. Quelli non allacciati sono 178

Oltre 1600 colonnine autorizzate, solo 846 attive. E poi 178 impianti installati a cui manca però l’allaccio alla rete elettrica. È il quadro della mobilità «green» nella Capitale che traccia il quotidiano Il Tempo, in cui il Comune, già nei prossimi mesi, potrebbe bandire dalla Ztl Fascia verde centinaia di migliaia di veicoli considerati troppo inquinanti. E a volte persino quando i totem funzionano è difficile trovarli, visto che la mappa pubblicata sul sito di Roma Servizi per la Mobilità non è aggiornata. E se la «svolta green» della mobilità è un obiettivo irrinunciabile per la giunta di Roberto Gualtieri, che è arrivata a pianificare l’esclusione dei veicoli più inquinanti dalla Fascia verde già nei prossimi mesi, la situazione sul campo per chi deve semplicemente trovare un punto di ricarica mette in luce un servizio ancora in forte affanno. Con oltre 18mila veicoli elettrici in circolazione (dati Aci 2022) nella Capitale ad oggi ci sono soltanto 846 colonnine di ricarica attive. Significa una ogni 22 mezzi, ma il dato che salta agli occhi è quello degli impianti installati sulla base del regolamento capitolino del 2018 (che è stato modificato lo scorso anno) ma che ancora aspettano l’allaccio alla rete elettica. Quindi inutilizzabili. Sono 178 secondo le ultime rilevazioni del dipartimento Mobilità, e basta fare una ricerca su Google Maps per rendersi conto di come diversi impianti siano in queste condizioni da mesi.

Ad ammettere i ritardi è l’assessore capitolino Eugenio Patanè, che però attribuisce la colpa alla solita burocrazia.

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