Roma, il tram di Viale Palmiro Togliatti (e non solo) potrebbe essere a rischio?

L’allarme di Salviamo la Metro C. In 21 pagine di relazione commissariale, le criticità delle nuove tranvie

Sarebbe un’importante collegamento “su ferro” che unisce Via Tuscolana e Via Tiburtina. Otto chilometri di tranvia che creano un raccordo tra la Metro A (Subaugusta), la Metro C (Centocelle) e la Metro B (Ponte Mammolo), con un costo di circa 184 milioni di euro finanziati dal PNRR. Quel condizionale, purtroppo, è il segnale che c’è qualcosa che potrebbe non filare liscio per la tranvia di Viale Palmiro Togliatti. Alcuni scricchiolii sono arrivati sin da fine giugno, il periodo a cui risale la relazione presentata al Ministero dei Trasporti dal commissario straordinario per il Giubileo Maria Lucia Conti. Ventuno pagine piene di cifre, nomi, in cui viene fatta la radiografia dei nuovi quattro tram di Roma: Termini-Tor Vergata, Verano-Stazione Tiburtina. Termini-Vaticano-Aurelio e, appunto, la tranvia Togliatti. Su quest’ultimo progetto, alla fine della disamina (siamo a pagina 16, nella sezione “Criticità”) si legge che un problema potrebbe sorgere dalla “concomitanza del Giubileo 2025 con necessità di coordinare l’esecuzione delle opere e l’apertura dei cantieri con i flussi dei pellegrini per cui nel 2025 vi sarà una consistente riduzione della produzione”.

Questo appunto ha fatto riflettere osservatori e addetti ai lavori, incerti su come interpretare correttamente un allarme arrivato da una fonte così autorevole. Uno sforzo interpretativo l’ha fatto Salviamo la Metro C, blogger attentissimo alle sorti della mobilità della Capitale, con un’attenzione particolare al tema della “cura del ferro”.

“A cantieri ancora lontani dall’esser iniziati, il previsto completamento dell’opera slitta purtroppo a giugno 2026, termine ultimo per completare le opere finanziate con i fondi PNRR. Adesso lo slittamento di un solo giorno potrebbe comportare la perdita di questi fondi mettendo a rischio l’opportunità di vederla realizzata in tempi ragionevoli.Tra le criticità che hanno causato lo slittamento, si legge, il ritardo nell’inserimento nel bilancio comunale dell’opera comportando l’impossibilità di accedere ai finanziamenti e, quindi, di avviare celermente le attività di progettazione, e l’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici di cui al Decreto legislativo 31 marzo 2023 – spiega il comitato – sempre tra le criticità, quanto di più inaspettato è leggere anche per la tranvia Togliatti, una consistente riduzione della produzione nel corso del 2025 per la necessità di coordinare l’esecuzione delle opere con i flussi dei pellegrini. Abbiamo già atteso troppo per accettare che il Giubileo interferisca con i cantieri delle metropolitane e dei tram che i romani chiedono da decenni, in centro come in periferia, e a fronte dei ritardi già maturati sarebbe macchiettistico correre il rischio di non portate a termine entro giugno 2026 nemmeno la tranvia Togliatti. Sulla Togliatti, 10 km da S. Pietro, dove l’infrastruttura tranviaria ha già oggi una sede propria, al centro di un viale a sei corsie, dove non ci sono problemi di spazio e approvvigionamento così come nei due capolinea.  Un ulteriore paradosso che l’amministrazione Comunale è chiamata a risolvere affermando come la realizzazione di tranvie e metropolitane cui Roma è affamata non può essere pesantemente rallentata dal Giubileo e secondaria ad assurdi vincoli che guardano solo al passato pregiudicando la vivibilità della città”.

C’è allarme quindi sulle sorti di un’infrastruttura che sarebbe molto importante per la Capitale, così come le altre tranvie che darebbero lustro e forza al trasporto pubblico. Radiocolonna a febbraio di quest’anno aveva riportato alcune criticità di un progetto che probabilmente va migliorato e rivisto, ma la cui realizzazione è di fondamentale importanza. Unica opera interamente periferica (non è interessato il centro città) che può far interagire virtuosamente le tre metro della Capitale e offrire agli abitanti di quel quadrante cittadino un’ottima alternativa all’utilizzo dell’auto.

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