È stato un inizio di 2024 difficile – per usare un eufemismo – quello vissuto dalla ferrovia Roma-Lido. La linea che collega Piramide con la stazione ostiense di Colombo, infatti, ha visto materializzarsi sin dall’inizio dell’anno vecchi problemi che incombono anche sull’annata appena iniziata. Giovedì 4 gennaio, in mattinata, il Comitato pendolari Roma-Lido ha segnalato una situazione al limite della sostenibilità: mezz’ora di attesa tra una corsa e l’altra e solamente tre treni circolanti. I problemi, come detto, sono antichi e hanno toccato il limite in diverse occasioni. Una di queste ha avuto luogo a ottobre 2023, quando sono stati raggiunti i 54 minuti di attesa.
Ma la vera attesa – per ora in stile Godot – è quella dei pendolari in merito alla svolta auspicata per la Roma-Lido. Svolta che ci sarebbe dovuta essere a partire dal maggio scorso attraverso l’impiego simultaneo di sei treni ma che, come si è visto, sono rimasti una buona intenzione o poco più. Il presidente della Commissione mobilità di Roma Capitale tempo fa ha spiegato a Radiocolonna le condizioni che potranno far tornare la linea alla normalità. Ed è sempre una questione di numeri e di risorse, quantificate da Giovanni Zannola in 8 treni d far circolare contemporaneamente.
Ma torniamo alla strettissima attualità e al dubbio che sta assillando tanti pendolari in questo inizio di 2024: cosa succederà l’8 gennaio con il ritorno a scuola di migliaia di studenti?
Cerca di fare chiarezza a Radiocolonna il combattivo Comitato pendolari della Roma-Lido, che ha le idee chiare su come affrontare i problemi e tamponare le urgenze più impellenti della ferrovia.
“C’è da scommettere che i disagi continueranno anche nei prossimi giorni. Gli annunci che sono stati fatti sono andati in fumo: i treni della manutenzione o non sono arrivati o non vengono utilizzati che dovrebbero. Insomma, la situazione è abbastanza drammatica – spiega a Radiocolonna Maurizio Messina, presidente del comitato – come comitato, abbiamo sostenuto e sosteniamo che una vera svolta ci sarà solo con l’arrivo dei treni nuovi nel 2025. Per evitare che si continui con questo spartito, l’ unica soluzione sarebbe quella di spostare sulla Roma-Lido due treni della Metro A. La Regione Lazio dice di essere al lavoro per trovare una soluzione, speriamo che anche il Comune di Roma su questo punto sia ricettivo e risoluto”.