Treni per la manutenzione, treni nuovi e sviluppo dell’infrastruttura. Se pensate che su almeno uno di questi temi ci sia ottimismo da parte dei pendolari, purtroppo siete fuori strada. A raccontare a Radiocolonna lo stato della linea che collega Roma con Ostia è Maurizio Messina, presidente del Comitato pendolari Roma-Lido, fresco di incontri in Regione con istituzioni e gestori della tratta – Cotral e Astral – da cui sarebbe emerso un quadro tutt’altro che idilliaco.
“Per quanto riguarda i treni destinati alla manutenzione qualche anno fa, c’è una fitta nebbia di mistero – spiega Messina a Radiocolonna – ne sono tornati due che purtroppo si sono guastati subito e vengono tenuti di ‘riserva’ in quanto non affidabili, sebbene abbiano fatto la manutenzione. Parliamo di vecchi treni MA200”.
Sui treni nuovi, invece, il mistero è ancora più fitto.
“La questione nel caso dei treni nuovi è più spinosa. Sono stati annunciati per il 2023, poi per il 2024 ma ad oggi non si vede traccia e l’asticella è stata ulteriormente spostata al 2025. 2025 non per vedere un treno regolarmente in servizio, ma un treno-pilota abile ed arruolabile per i collaudi – si sfoga Messina – pare, in sintesi, che ci siano stati dei problemi di fideiussioni legate alla fornitura dei treni. Questi problemi hanno determinato un esposto da parte della Regione Lazio e il rischio è che si blocchi tutto in attesa di dirimere la vicenda. Temiamo che sia un sequel delle questioni che hanno riguardato in passato le stazioni di Tor di Valle e Acilia Sud, con i lavori che sono stati bloccati per 5 anni per problemi analoghi, legati ai pagamenti”.
Dulcis in fundo – si fa per dire – i lavori sull’infrastruttura.
“I lavori infrastrutturali stanno procedendo ma anche lì che stato un intoppo significativo – conclude Messina – lavori che si sarebbero dovuti ultimare entro la primavera del 2023 ma c’è stato uno stop di più di un anno. Ci hanno detto che la parola fine non si vedrà prima della fine del 2025, il che crea un problema enorme perché senza i lavori sulla linea i treni nuovi non potrebbero circolare, anche se fossero pronti”.