Un Recovery Fund per Roma. Il piano del Campidoglio

Roma vuole la sua parte dei 209 miliardi destinati all'Italia e per questo spedisce a Palazzo Chigi un piano che va dalla digitalizzazione alla mobilità

Un Recovery Fund su misura per Roma. Ovvero un  Piano di Sviluppo resiliente, sostenibile e inclusivo per una strategia di sviluppo urbano finalizzata a garantire una ripresa sociale ed economica dopo l’emergenza Covid-19. Il Piano è stato presentato oggi dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi. Presenti anche il vice ministro dell’Economia, Laura Castelli, e l’assessore al Bilancio e al Coordinamento strategico delle Partecipate di Roma Capitale, Gianni Lemmetti.

Dopo un’attività di ricognizione, elaborazione e analisi che ha coinvolto tutti gli assessorati e le strutture capitoline, oltre alle società partecipate, è stato predisposto un elenco di opere pubbliche e un set di fabbisogni di investimento per un valore complessivo di circa 25 miliardi di euro, da finanziare principalmente con le risorse del Recovery Fund. Il complesso di interventi si articola in ambiti fondamentali per la crescita e la ripresa della città: inclusione sociale e rigenerazione urbana, mobilità sostenibile e integrata, infrastrutture sicure ed efficienti, transizione ecologica, digitalizzazione e innovazione.

Uno dei punti qualificanti del piano prevede un ampio programma di edilizia popolare: 2 miliardi di euro per l’acquisto di immobili disponibili sul mercato e diffusi in tutta la città, equivalenti a circa 10 mila alloggi. Tale operazione consentirebbe di procedere verso l’esaurimento delle graduatorie di chi ha diritto a una casa popolare e, allo stesso tempo, di evitare la creazione di nuovi quartieri di edilizia residenziale pubblica.

L’effetto di densificazione e rigenerazione urbana verrebbe poi amplificato mediante i progetti di riqualificazione dei quartieri di edilizia pubblica in tutta la città, per ricucire il centro alle periferie, per un totale di 1,3 miliardi di euro. Il progetto Recycle, per esempio, prevede la densificazione e il recupero dei quartieri di edilizia pubblica. Il Piano di Zona Tor Bella Monaca punta alla riqualificazione degli spazi pubblici, all’incremento del parco alloggi, alla riclassificazione in nuove tipologie abitative e all’efficientamento energetico del patrimonio esistente. Nel Piano è poi inclusa l’operazione “100 Luoghi”, con la realizzazione di altrettanti Centri civici cittadini polifunzionali. Con le risorse richieste si potrebbe infine procedere alla riqualificazione dell’area dello stadio Flaminio e di altri impianti sportivi (centro sportivo Tre Fontane, stadio delle Capannelle, stadio Giannattasio di Ostia).

Non è tutto. Obiettivo del Piano è dotare Roma di una rete di trasporto pubblico potenzialmente in grado di coprire tutta la città, per colmare lo storico gap con le altre grandi Capitali europee e ridurre le emissioni inquinanti, in linea con il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). Si prevedono la realizzazione di 49 km di nuove linee metro, 45 km di linee tranviarie e di 2 ulteriori funivie urbane, per un investimento complessivo sulla mobilità di circa 12 miliardi di euro.

Tra i principali interventi troviamo: il prolungamento metro C Fori Imperiali-Grottarossa (3,7 miliardi), la realizzazione del primo tratto della Linea D Lungotevere Dante/Roma Tre – Cavalieri/Prati Fiscali (2,2 miliardi), il prolungamento della Metro B1 Jonio-Svincolo A1 (950 milioni), il prolungamento della Metro A Battistini-Stazione Monte Mario (900 milioni), il prolungamento della Metro B Rebibbia-Casal Monastero (700 milioni), la realizzazione della linea E Roma-Ostia-Fiumicino (600 milioni), della metrotranvia H Anagnina-Tor Vergata-Torre Angela (230 milioni), della linea tranviaria Marconi-San Paolo-Parco Appia Antica-Subaugusta (220 milioni), della linea tranviaria TVA Termini-Vaticano-Aurelio (150 milioni), della linea tranviaria Angelico-Auditorium Parco della Musica (60 milioni), della linea tranviaria Stazione Tiburtina-Ponte Mammolo (55 milioni), della Tranvia dei Fori piazza Vittorio-Largo Corrado Ricci-Venezia (31 milioni). Inoltre, tra i progetti proposti ci sono la realizzazione della Funivia Clodio-Monte Mario-Ponte della Musica e connessione Belsito-Medaglie d’oro (35 milioni) e un “people moover” che prolunga la linea B1 della metropolitana oltre Jonio verso Bufalotta e Porta di Roma (180 milioni). A questi interventi se ne aggiungono altri che riguardano il potenziamento di alcuni nodi di scambio, lavori di transizione verso la tecnologia LED degli ambienti e delle infrastrutture aziendali, apertura di depositi di bus elettrici.

Un’attenzione particolare è stata rivolta a progetti di digitalizzazione e innovazione tecnologica, per un totale di 550 milioni di euro: realizzazione di strade e strumenti di mobilità smart, piazze smart attrezzate con dispositivi e servizi digitali (app, download di video, giornali, libri) in grado di supportare l’interazione degli abitanti di quel quartiere, facilitare l’animazione di attività sociali nella piazza e sostenere lo sviluppo di competenze digitali degli utenti. Altri progetti che vanno in questa direzione riguardano la realizzazione di spazi di coworking in tutta la città e il potenziamento delle infrastrutture digitali, ma anche progetti che possano porre le basi per la completa transizione digitale del sistema di Roma Capitale e delle sue partecipate.

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