Continua a far discutere la notizia sulle sanzioni che potrebbero arrivare per ‘punire’ i ritardi e le cancellazioni dei treni nel Lazio. Come raccontato dal Corsera la scorsa settimana, i protagonisti di questa tenzone trasportistica (tutta laziale) sarebbero da un lato la regione guidata da Francesco Rocca e dall’altro Trenitalia. Al centro della disfida i ritardi e i disservizi che hanno avuto luogo nel 2023 sulle rotaie regionali. “Sanzioni significative” che dovrebbero rappresentare una discontinuità rispetto al passato e potrebbero aprire un’epoca di maggior rigore delle istituzioni locali nella valutazione di problematiche legate al trasporto pubblico. Come detto, la notizia ha aperto un dibattito tra molti utenti che sui social si sono confrontati su un’eventualità che ha riscosso plausi e suscitato diverse perplessità. C’è chi ha auspicato che lo stesso venga fatto con Atac, chi ha detto che in fondo le ferrovie urbane gestite da Trenitalia e circolanti a Roma non sono poi così male e chi consiglia di allargare lo sguardo su altre linee, sempre regionali, piene zeppe di problemi. Tra questi ci sono le ormai celebri, loro malgrado, Roma-Lido e Roma-Civita Castellana-Viterbo. Radiocolonna aveva sentito i pendolari della linea che collega Roma con la Tuscia che auspicano iniziative anche nei confronti di Atral e Cotral, gestori delle due line. Questa volta è il turno dei pendolari della Roma-Lido, comitato che da anni, come nel caso della Roma Nord, è molto attento a registrare e a segnalare tutte le problematiche della linea e che dà il proprio parere su questa questione.
“La notizia della regione voglia sanzionare Trenitalia per i disservizi subiti da viaggiatori è molto importante, come comitato siamo d’accordo e rivela anche una certa autonomia dell’istituzione nei confronti di una grande azienda italiana – racconta a Radiocolonna Maurizio Messina, presidente del Comitato pendolari Roma-Lido – come Roma-Lido speriamo che la Regione Lazio possa avere un approccio simile nei confronti di Cotral. Come comitato, da maggio 2023 stiamo facendo un monitoraggio sui disservizi che inviamo all’Assessorato regionale e alla Direzione regionale dei trasporti perché possano rendersi conto della situazione reale. A dicembre, per esempio, le corse soppresse sono state pari al 4,1% mentre i treni in ritardo bel il 43%. A novembre la situazione è stata anche peggiore, con un 4% di soppressioni e un 56% di treni in ritardo. Non siamo sicuri che Cotral verrà sanzionata, visto che si tratta di un’azienda regionale, ma è quello che auspichiamo”.
Poi Messina racconta, dal suo punto di vista, la diatriba intercorsa tra i pendolari della Roma-Lido e Cotral in merito alla questione dei rimborsi per i ritardi.
“Cotral ha negato i rimborsi perché a loro avviso non sarebbero soddisfatte le condizione per ridare i soldi all’utenza – conclude Messina – e su questo tema apriremo un altro fronte con Cotral e, se necessario, anche con la Regione Lazio”.