Pugno duro del Lazio per i disservizi di Trenitalia. Accadrà lo stesso con Roma-Lido e Roma-Viterbo?

I pendolari della Roma-Viterbo a Radiocolonna: la Regione Lazio dovrebbe punire dal punto di vista economico i disagi subiti dalle ferrovie ex-concesse

Sarebbe in arrivo una stangata importante per i disagi subiti nel 2023 dagli utenti delle ferrovie del Lazio. Da quanto si apprende dall’edizione romana del Corriere della Sera, infatti, la Regione Lazio avrebbe iniziato a conteggiare i disservizi di Trenitalia che hanno avuto luogo lo scorso anno e che hanno determinato soppressioni e ritardi per treni circolanti nel Lazio. Il contratto di servizio prevede diversi gradi di penalità e sembra che l’istituzione guidata da Francesco Rocca voglia adottare il pugno duro a dispetto degli anni passati in cui le penalità, viceversa, sarebbero addirittura state ridotte. Questa volontà politica, se dovesse essere confermata, darebbe un segnale importante a tutte quelle aziende che sono protagoniste della mobilità a livello locale: in caso di disservizi, l’Ente pubblico responsabile applicherà sanzioni significative, senza sconti.

Tuttavia Trenitalia non è l’unica grande azienda che si occupa delle ferrovie laziali. Lo sanno bene i pendolari della Roma-Lido e della Roma-Civita Castellana-Viterbo, le cui ferrovie sono di proprietà della Regione Lazio ma gestite da Astral e Cotral e che da anni (ben prima, ad onor del vero, dell’arrivo del duo Cotral-Astral) sono un calderone di problemi di ogni genere: ritardi, decoro, sicurezza, infrastrutture. “La Regione Lazio adotterà il pugno duro anche con chi gestisce la Roma-Lido e la Roma-Viterbo?” è la domanda che si pongono i pendolari della linea che collega Roma con la Tuscia, che a Radiocolonna raccontano la necessità – impellente – che la regione faccia rispettare con rigore il contratto di servizio e che dia risposte ai comitati e ai cittadini.

“La Regione Lazio inizia a conteggiare i ritardi per linee che hanno una maggiore velocità della nostra, treni più nuovi e un’infrastruttura più aggiornata, mentre nel nostro caso sembra chiudere un occhio sulla gestione delle ferrovie ex-concesse – racconta a Radiocolonna Fabrizio Bonanni, presidente del Comitato pendolari ferrovia Roma Nord – sono anni che viviamo continui disastri e disservizi. Come promemoria, basti pensare alle 10mila corse soppresse nel 2022, alle 7mila del 2023 e ora tocca conteggiare quelle dell’anno in corso. Rocca dovrebbe sanzionare non solo virtualmente, ma anche economicamente, facendo rispettare un contratto di servizio che prevede penali sia per la nostra ferrovia che per la Roma-Lido”.

Il maggior rammarico, secondo i pendolari, è vedere gli utenti della Roma-Civita Castellana-Viterbo essere trattati come passeggeri di serie B, con meno diritti rispetto agli altri.

“Il nostro impegno come comitato è totale. Abbiamo raccolto oltre 5mila firme per manifestare tutto il nostro sdegno al quale hanno risposto non solo gli utenti ma anche i sindaci e tante persone che ci hanno mostrato vicinanza – conclude Bonanni – andremo a consegnare le firme alla presenza del presidente Rocca e dell’assessore Ghera sperando che la ferrovia e i pendolari sopravvivano alla chiusura prossima (per lavori ndr) della tratta tra Montebello e Morlupo”.

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