Sei Nazioni Rugby, a Roma e Lazio impatto da 37 milioni

Santanchè‐Rocca "volano turismo". I dati presentati presso la sede della Regione

Un impatto economico da 37,2 milioni di euro, con oltre 110 mila tifosi da tutta Italia in arrivo a Roma. Sono i dati presentati presso la sede della Regione Lazio, riguardo l’impatto del turismo sportivo per Roma e Lazio, nel corso dell’edizione 2023 del Sei Nazioni di Rugby, torneo che vede protagonista l’Italia insieme a Francia, Galles, Scozia, Irlanda, Inghilterra dal 2000. L’analisi è stata presentata alla presenza del ministro del Turismo Daniela Santanchè, del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, dell’assessore allo Sport del Comune di Roma Alessandro Onorato, presidente Federazione italiana Rugby Marzio Innocenti, dell’amministratore delegato di Italiacamp Fabrizio Sammarco. Il Sei Nazioni è prossimo a festeggiare le nozze d’argento con Roma, dove approdò per la prima volta, allo Stadio Flaminio, il 5 febbraio del 2000 con lo storico successo degli Azzurri sulla Scozia, allora campione in carica. “Questo evento è fondamentale come tutti gli eventi sportivi. Abbiamo avuto l’anno scorso un sacco di esempi, come Torino Atp finals e la Ryder cup a Roma – ha detto il ministro Santanchè -. Tutto questo ci aiuta a destagionalizzare il turismo, per portare i turisti tutto l’anno. Se riusciamo destagionalizzare il turismo, riusciamo anche stabilizzare i lavoratori del turismo, che spesso hanno contratti stagionali. Sono contenta della collaborazione con l’assessore allo Sport di Roma, Alessandro Onorato. Con il Rugby il turismo va a meta. È un volano”, ha concluso il ministro.

Anno dopo anno, le partite interne dell’Italia Maschile nella Capitale hanno trasceso gli ottanta minuti di combattimento sul campo, trasformandosi progressivamente in un appuntamento di massa, la trasferta più amata e apprezzata dai tifosi, in particolare quelli d’Oltremanica, capace non solo di generare profitti funzionali allo sviluppo del movimento rugbistico italiano ma di garantire un solido impatto economico per gli stakeholders primari di Fir, le istituzioni nazionali e gli sponsor. “Sono contento di questo evento perché promuove valori, ma allo stesso tempo è un valore aggiunto per la Regione e per la nostra città di Roma – ha dichiarato il presidente Rocca -. Noi adesso siamo impegnati con la promozione e sostenere la Federazione Italiana Rugby è un elemento importante, perché il Sei Nazioni è un volano per il turismo – ha sottolineato Rocca -. Oggi le famiglie faticano a mandare i propri figli a fare sport. Questa è una responsabilita importante che come amministrazione regionale sentiamo e vogliamo investire il più possibile per fare in modo che vi sia la possibilità, ognuno secondo la propria declinazione e attitudini, che i giovani tornino a fare sport – ha ribadito Rocca -. Mi auguro che il rugby sia centrale, proprio per i valori che rappresenta. Avvicinare i giovani allo sport è fondamentale. Nella Regione Lazio il turismo è uno dei migliori ambasciatori e siamo molto orgogliosi dei risultati”, ha concluso il governatore.

A due giorni dalla quarta giornata del Torneo 2024, ancora contro la Scozia il prossimo sabato 9 marzo, la Federazione Italiana Rugby ha voluto celebrare idealmente le venticinque partecipazioni al Sei Nazioni presentando insieme al Ministero del Turismo, a Regione Lazio e Roma Capitale il Bilancio d’Impatto sviluppato dall’organo di governo del rugby italiano con la consulenza di Italiacamp, facendo emergere per la prima volta il valore condiviso e intangibile derivante dall’identificazione e valutazione degli effetti economici e sociale tutte le categorie di portatori d’interesse coinvolti, dal territorio alle scuole, dai volontari ai tifosi. Le principali risultanze dell’analisi (embed slide) hanno restituito un valore del turismo sportivo generato dall’evento Sei Nazioni pari a 37.2 milioni di euro per il tessuto economico locale, derivante dalle spese sostenute per accoglienza, ristorazione e trasporti dagli oltre 110 mila tifosi provenienti da tutta Italia e dall’estero per l’evento, 5.2 milioni di euro di impatto per l’economia nazionale, oltre 600 mila euro di gettito fiscale per Roma Capitale e 1.4 milioni di euro di Iva generata per lo Stato. Più in generale, in base alle misurazioni effettuate da Italiacamp, ogni euro investito nel Torneo genera un ricavo lievemente superiore al 100 per cento per ogni singolo sistema di riferimento.

“È importante considerare i grandi eventi una grande risorsa economica per Roma e per il Paese. C’è stato un periodo a Roma dove i grandi eventi venivano visti come un problema. I grandi eventi non sono solo un volano per lo sport, ma rappresentano un moltiplicatore economico – ha aggiunto l’assessore ai Grandi eventi di Roma Alessandro Onorato -. Il Sei nazioni a Roma, nel periodo invernale, è sempre stato una boccata d’ossigeno per il turismo. Lo scorso anno, Roma ha registrato il miglior risultato di presenze turistiche dal Giubileo del 2000, grazie ai grandi eventi, con circa 50 milioni di turisti. Roma tra il 2022 e il 2023 ha avuto un ritorno turistico come se avesse ottenuto le Olimpiadi senza, però, avere i fondi”, ha concluso Onorato. Il Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village, teatro delle attività di intrattenimento pre e post gara, si conferma un asset amato dal pubblico e un’opportunità di business per i partner Fir, con oltre 1.2 milioni di euro di spesa ripartita tra food&beverage e merchandising, ed oltre 100 mila ore complessivamente spese all’interno del Parco del Foro Italico dal 120.500 fans che hanno visitato il Villaggio, a fronte dei 148.756 che hanno assistito alle tre gare interne 2023.

La Federazione, in sinergia con il proprio partner organizzativo Sport&Salute, ha garantito nella gestione dell’evento una crescente attenzione alle nuove istanze del proprio pubblico e della società in generale, sia sul fronte della coesione sociale – oltre il 90 per cento dei tifosi hanno condiviso la partecipazione con amici e familiari – che dell’impatto ambientale, confermando un trend operativo di gestione responsabile dell’evento avviato già dalle prime edizioni allo Stadio Olimpico e via via consolidato da FIR attraverso l’adozione di scelte virtuose concrete che hanno portato a risparmiare oltre 6000 tonnellate di CO2, per un valore economico stimato in circa 999.999 euro, confermando anche per il 2023, unica tra le Union del Sei Nazioni, la certificazione ISO20121 di evento sostenibile.

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