Stellantis, a Cassino nuove uscite

Dopo le comunicazioni relative a Pratola Serra, Pomigliano D'Arco, Termoli e Melfi, sono stati annunciate ulteriori 610 uscite incentivate a Mirafiori e 265 esuberi a Cassino, quest’ultimi gestiti attraverso la volontarietà

photo credit: https://www.stellantis.com/

Continuano le uscite in Stellantis. Dopo le comunicazioni relative a Pratola Serra, Pomigliano D’Arco, Termoli e Melfi, sono stati annunciate ulteriori 610 uscite incentivate a Mirafiori e 265 esuberi a Cassino, quest’ultimi gestiti attraverso la volontarietà. “Ma la sostanza non cambia: si svuotano gli stabilimenti. In totale arriviamo a quasi 2.000 esuberi dall’inizio dell’anno”, ha dichiarato in una nota Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom.

“Abbiamo affrontato il confronto con responsabilità e coerenza nell`ottica di difendere i siti produttivi e l’occupazione – prosegue Lodi – ma ancora una volta Stellantis non ha voluto dare nessun segno di discontinuità, non assumendosi l’impegno a nuove e future assunzioni funzionali anche alla rigenerazione dell`occupazione assolutamente necessaria per dare prospettiva all’automotive in Italia”. Ed è per questo che la Fiom non ha firmato gli accordi sulle uscite volontarie, perché “senza piano industriale e senza garanzie occupazionali” la firma sarebbe stata “semplicemente una presa d`atto di una decisione aziendale”.

E se la nomina di Antonio Filosa a nuovo amministratore delegato aveva aperto uno spiraglio di ottimismo per un cambio di passo, per il momento “non ha prodotto alcun cambiamento, che è sempre più urgente e necessario, concretizzabile solo con investimenti, nuovi modelli, anticipo della produzione dei modelli annunciati e rigenerazione dell’occupazione”. Inoltre, aggiunge Lodi, la notizia che il neo amministratore delegato avrà come sede Detroit “è significativo, tra l’altro, di quale sia considerato il mercato principale per il gruppo.”

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