Giornata di caos a Roma per lo sciopero nazionale del trasporto pubblico di otto ore. Alla stazione Termini, tra pioggia e ombrelli, centinaia di persone hanno aspettato i taxi. Le metropolitane sono rimaste ferme dalle 8:30, i bus erano quasi inesistenti. Molti pendolari si sono avventurati a piedi per raggiungere le loro destinazioni tra visite mediche saltate e treni persi. Su via Appia Nuova, a Furio Camillo, un gruppo intorno alle 10:00 ha atteso il bus per più di un’ora. “Avrei dovuto sapere che oggi ci sarebbe stato lo sciopero, ma ci speri sempre che uno almeno ne passi”, ha detto un uomo di circa 60 anni, mentre controllava l’orologio. La pioggia ha reso tutto più difficile, e molti hanno aperto gli ombrelli, rinunciando al bus e proseguendo a piedi. Altri si sono rifugiati in un bar vicino. Tra questi, una signora accompagnata dal marito, ha raccontato: “Avevo un appuntamento con il medico in via Cristoforo Colombo, da oltre un’ora sto aspettando la linea 671”, ha aggiunto mentre chiamava al telefono la figlia per farsi raggiungere in macchina. “Devo andare a lavoro – ha sbuffato poco distante una signora – non posso aspettare qui tutta la mattina”. I più giovani invece hanno cercato soluzioni alternative. “Se non fosse per la pioggia, avrei già preso il monopattino”, ha detto una ragazza.
Su via Saluzzo, tra piazza Re di Roma e Ponte Lungo, una ventina di persone sono state in attesa dei bus per lunghi minuti, sotto la tettoia di una banca, scrutando l’orizzonte della strada. Giovanni, 50 anni, fa il guardiano notturno per lavoro: “Sono appena uscito dal turno, ma sembra che per tornare a casa sarà un’altra impresa”. Accanto a lui, una ragazza che tiene in mano pesanti borsoni da viaggio. “Avrei dovuto prendere il treno per Viterbo – ha lamentato – ma lo sciopero ha rovinato tutti i piani”. E pure su viale Carlo Felice, davanti alla Basilica di San Giovanni, i disagi non sono mancati. Infatti, per questa mattina, l’adesione complessiva del personale Atac allo sciopero del trasporto pubblico è stata pari al 36,1 per cento.
Verso le fermate di Manzoni e Vittorio Emanuele, le strade erano deserte e le persone si sono rifugiate sotto i portici. “Ho aspettato mezz’ora a piazza Venezia – ha raccontato Arianna – ma non c’erano bus. Così mi sono fatta via Nazionale a piedi”. Nel frattempo, a Termini, piazza dei Cinquecento è stata gremita di turisti, pendolari e residenti. Centinaia le persone in coda per salire sul taxi. “Sto andando verso l’Eur per lavoro – ha raccontato Marco, con la valigetta in mano -. Di solito prendo la metro, oggi ho provato l’app del taxi, eppure non c’erano corse disponibili, così mi sono messo in fila”. Anche Lucia, 26 anni, si è trovata in difficoltà: “Mi avevano avvisato dello sciopero, ma non pensavo fosse così, devo andare a Trastevere da un’amica. Ho chiamato il radiotaxi, ma non rispondeva nessuno”. Non sono mancati i turisti in fila: “Stiamo cercando di raggiungere il Colosseo – hanno raccontato Sarah e John, una giovane coppia americana – è il nostro primo giorno a Roma. Ora siamo bloccati anche in coda per i taxi”. Nel frattempo, nella tarda mattinata è stata riaperta la ferrovia Termini-Centocelle e dalle 16:30, è ripreso il regolare servizio su tutta la città.