Trasporti: Patané, nuovo contratto di servizio di Atac vale 1 miliardo

Con la tariffazione incamerata da Atac, Patanè ha spiegato che se l'azienda non riuscirà a stare nel mercato nel 2027 non ci sarà l'affidamento diretto

Il nuovo Contratto di servizio (Cds) di Atac “vale circa 1 miliardo, tra tariffazione, fondo nazionale trasporti e bilancio”. Lo ha detto l’assessore ai Trasporti di Roma, Eugenio Patané, nel corso della relazione alla commissione capitolina Mobilità presieduta da Giovanni Zannola del Pd.

“L’Assemblea capitolina – ha ricordato l’assessore – ha votato l’affidamento diretto del trasporto pubblico non periferico ad Atac. Successivamente abbiamo approvato il Piano economico finanziario dell’azienda, che è controllata da Roma Capitale, esprimendo la volontà dell’amministrazione di affidargli il servizio non periferico. Sono stati trasmessi gli atti ad Anac, non ci sono stati ricorsi esclusi i rilievi dell’Autorità garante della concorrenza del mercato rispetto alla quale abbiamo idee diverse ma ci siamo sempre difesi, finora i tribunali ci hanno dato ragione. Ora siamo in procinto di approvare l’ultima delibera di giunta necessaria alla sottoscrizione del contratto di servizio, è sottoposta al parere della commissione e poi dei Municipi”.

“La delibera – ha aggiunto l’assessore – include l’articolato del contratto di servizio, in 49 articoli, e una serie di allegati tra cui: il programma di esercizio per i tre anni, l’elenco dei beni essenziali messi a disposizione dal Comune di Roma, il disciplinare per le metropolitane e i mezzi di superficie, il sistema tariffario e le agevolazioni, che subiranno un po’ di modifiche nel rapporto tra Atac e l’amministrazione, la matrice dei rischi, le linee guida per la redazione della carta della qualità dei servizi con un sistema di premialità e penalità. In tutto ci sono 11 allegati, parte integrante del Contratto di servizio. Questo contratto di servizio ci consente risultati molto positivi per la città, voglio sottolineare che è fatto per i cittadini romani e non per l’azienda – ha chiarito Patané -. C’è uno sforzo molto importante dell’amministrazione, l’assessora al Bilancio Scozzese e la Ragioneria capitolina hanno messo a disposizione tutto quello che potevano in termini di dotazione finanziaria, il Comune finora ha messo a bilancio il 60 per cento del contratto di servizio, questo significa che c’è qualcosa che non va, tuttavia questo sforzo ci consente di avere già i primi risultati nel 2025”.

Patanè: “Se Atac non raggiunge obietti Cds, nel 2027 non ci sarà affidamento diretto”

Con la tariffazione incamerata da Atac, Patanè ha spiegato che se l’azienda non riuscirà a stare nel mercato nel 2027 non ci sarà l’affidamento diretto. “La tariffazione viene incamerata da Atac con i rischi connessi, lo abbiamo deciso perché significa mettere l’azienda nelle condizioni di essere competitiva e saper stare sul mercato, anche perché non è detto che nel 2027 non saremo obbligati a scegliere una procedura competitiva anziché l’affidamento diretto (qualora non fossero raggiunti gli obiettivi del contratto di servizio, ndr)”.

“L’azienda – ha concluso l’assessore – adesso ha un utile di 11 milioni dopo 35 anni ma dobbiamo costruire i processi industriali, chiediamo un aumento molto importante del servizio anche alla fine del 2027, chiediamo di arrivare a 99 milioni di chilometri complessivi tra superficie e metropolitana, pesa moltissimo su questo obiettivo Metro C che passa dai 9,5 ai 18 milioni di chilometri vettura per l’ingresso delle nuove stazioni e per l’arrivo, speriamo, dei nuovi treni”.

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