La battaglia dei cieli. Ancora un assalto all’arma bianca di Ryanair, la low cost che guarda ad Alitalia con il fumo negli occhi. E non è l’unica. Nel mirino, l’operazione per mano di Stato che dovrebbe portare al decollo di Ita il prossimo autunno. L’ufficio della vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, “non è riuscito a prendere alcuna iniziativa per promuovere più concorrenza” nel settore aereo, e miliardi di aiuti di Stato sono andati a “compagnie inefficienti come Alitalia, AirFrance-KLM e Lufthansa”, ha attaccato il ceo di Ryanair, Michael O’Leary, in conferenza stampa.
Il manager ha rivendicato una “gestione di successo” di Ryanair nella ripresa dalla crisi Covid, nonostante la compagnia non abbia ricevuto aiuti di Stato dal governo belga, al contrario di altri vettori come Lufthansa, proprietaria di Brussels Airlines, che vorrebbero “un ritorno al monopolio”
Solo due settimane fa, gli avvocati della low cost irlandese erano pronti a fare ricorso sugli aiuti ad Alitalia in attesa dell’approvazione della Commissione europea. A Bruxelles, d’altronde, è aperta l’indagine sui prestiti per 1,3 miliardi dati dal governo ad Alitalia dal 2017 al 2019, soldi non restituiti su cui non sono stati pagati neppure gli interessi, pari al 10% annuo.