Piccola svolta in vista per Atac. La municipalizzata dei trasporti ha deciso di aprire il servizio di riscossione e pagmento delle sanzioni comminate a chi non paga il biglietto, al mercato, vale a dire a soggetti esterni all’azienda.
Si tratta di una cospicua fetta di entrate per Atac, dal momento che il servizio riguarda, tra le altre cose, la miriade di biglietti non pagati ogni giorno da chi usufruisce del trasporto pubblico romano, soprattutto quello di superficie. Si stima infatti che ogni anno siano circa 3 milioni i ticket evasi, quasi 10.000 al giorno. Finora il pagamento delle sanzioni e la relativa riscossione erano state affidate a strutture in seno ad Atac, attraverso il tradizionale bollettino postale e il sito dell’azienda.
Ora però, secondo quanto risulta a Radiocolonna.it, Atac ha deciso di dare una stretta a chi non paga il bilgietto e assicurare che la multa venga pagata, sondando il mercato e invitando ditte esterne a presentare manifestazioni di interesse. Atac, si legge nei documenti, “intende rivolgersi al mercato per individuare i soggetti che possano assicurare l’estensione più capillare possibile dei pagamenti e della riscossione”. Tutto questo per “favorire l’efficienza delle modalità di pagamento mediante il ricorso a strumenti telematici ampiamente diffusi sul territorio e accessibili a tutti gli utenti”.
E qui entra in gioco la seconda novità. Se l’azienda dovesse decidere di appoggiarsi a imprese terze, riscossione e pagamento potrebbero avvenire anche mediante app via smartphone (oggi occorre andare sul sito aziendale), un po’ come avviene già per le strisce blu. Il che faciliterebbe non poco il versamento del dovuto.
La decisione di Atac segue di pochissimi giorni l’inattesa apertura dell’assessore alle Partecipate, Massimo Colomban, al possibile ingresso di privati nelle municipalizzate capitoline. Non è chiaro se i tempi siano ancora maturi per tale operazione, ma certo l’affiancamento di altri operatori alla riscossione di Atac costituisce un’accelerazione verso una maggiore efficienza del servizio.