Ci sono donne delle pulizie che danno informazioni sotto alla metro per l’assenza del personale. Gabbiotti con cartelli posticci che contengono indicazioni o riempiti di carta di giornale e materiale vario per coprire la visuale. È il magico mondo delle stazioni della metropolitana di Roma, lande abbandonate dove l’incuria, il degrado e l’assenza di controlli spesso la fanno totalmente da padrone. Casi che possono andare da episodi ‘light’ ad altri in cui Atac ha suggerito ai passeggeri di invitare a spegnere la sigaretta a trasgressori che sarebbero dovuti essere redarguiti non dall’utenza ma dalla sicurezza.
Sui social ci sono decine di segnalazioni al giorno che attestano come i presidi delle stazioni delle metro romane non siano adeguatamente controllati e possano dare il là anche ad episodi di evasione. È quello che racconta un utente di Twitter con un messaggio rivolto ad Infoatac, il servizio informativo di Atac che aggiorna su disguidi, problemi e news del trasporto pubblico capitolino:
Il copione è sempre lo stesso: l’assenza momentanea del personale di stazione genera problemi, in questo caso favorendo l’ingresso di persone non munite di biglietto.
Possiamo immaginare che il personale non sia così numeroso da affollare i gabbiotti in ogni istante, ma colpisce come – in un periodo delicato per l’azienda – non ci sia un controllo più serrato per evitare che i portoghesi possano sfruttare le maglie lente dei controlli per entrare indisturbati. E pensiamo che non sia totalmente condivisibile la risposta di Infoatac all’utente che denunciava il fatto: tra i passeggeri ed eventuali delinquenti e trasgressori c’è azienda, il suo personale e il suo sistema di sicurezza.