Quest’anno il meteo, per la primavera, la Pasqua e forse oltre, non ci da un quadro “sereno”. Pioggia, cielo grigio topo, Burian di ritorno e forse anche e persino la neve.
Per quel che riguarda la Capitale, la situazione non è, al momento, drammatica ma è sicuramente border line. Il Tevere aumenta di livello quasi a vista d’occhio. Comincia a coprire le scalette che vanno alle banchine, le bici dimenticate, i murales (?) e qualche auto distratta. Non fa ancora paura il Fiume ma, comunque rende quasi impossibile l’accesso ai barconi e costringe i “runners” a cambiare drasticamente percorso.
Certo è, che maltempo + mala gestione della cosa pubblica (cittadina e regionale), rendono ai Romani la vita dura e perigliosa. Nei giorni scorsi abbiamo aspramente criticato le Ferrovie dello Stato e anche strade autostrade, ora dobbiamo, per forza e con dolore, occuparci della Città.
Un rapido giro nella zona Prati, Ponte della Libertà e Cola di Rienzo evidenziano, in scala “centro città” le medesime criticità delle zone più esterne: alberi caduti, buche, bucone e buchette su cui fluttuano rifiuti vari.
Non c’è niente da fare. Alla Città Eterna niente e nessuno riesce a dare una mano. Eppure, soffrendo, galleggiando, sballottata com’è fra un’ immeritevole reggenza e l’altra è ancora qui. Forse la neve e il freddo torneranno, certo le scaldiglie saranno nuovamente inadeguate, altre voragini si apriranno, il Tevere salirà ancora un po’, i disagi aumenteranno, ma che vuoi…per Roma è, sempre e comunque, una stagione davvero strana! Guardate le foto di quello che vediamo e viviamo nella nostra quotidianità, giorno dopo giorno…Qulcuno commenta: ma è peggio di Beirut! aggiungiamo con orgoglio: e senza sparare un solo colpo…!!!















*Una città che, partita da modestissimi inizi, è tanto cresciuta da essere ormai oppressa dalla sua stessa grandezza.
(Tito Livio)