“Finalmente si torna a parlare di innovazione. Innovazione nel mondo post Covid è differente rispetto a come l’avevamo concepita prima. Adesso si deve galoppare. Il Covid ha cambiato il mondo e c’ha fatto capire che non c’è più tempo da perdere. Abbiamo necessità di essere concreti e con Roma Smart City 2030, in cui abbiamo proposto una visione di Roma da qui a 10 anni, possiamo costruire il futuro tutti assieme, dalle Istituzioni ai cittadini stessi”. Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi, intervenendo alla seconda edizione di Acea Innovation Day.
La sindaca Raggi ha proseguito il suo intervento parlando degli obiettivi che la Capitale deve raggiungere: “Come abbiamo immaginato il futuro da qui a 10 anni? Prevalentemente in tre tappe. La prima è la sfida del Recovery Plan. Infatti arriveranno in Italia miliardi per l’innovazione del nostro Paese e noi abbiamo individuato, come Roma Capitale, un piano di circa 159 progetti che possono cambiare il volto di Roma da qui a 6/7 anni. Non solo – ha sottolineato la sindaca – La seconda tappa, appuntamento importante, è il Giubileo del 2025. Mentre, la terza, è Expo 2030, una sfida che ho voluto personalmente lanciare e sulla quale ho ottenuto il consenso delle altre forze politiche e dagli altri candidati sindaco”.
“Se riusciamo, nel corso di 10 anni, ad agganciare questi tre eventi noi possiamo davvero cambiare il volto della nostra città e se riparte Roma riparte il Paese – ha aggiunto Raggi – . ‘Costruttori di futuro’ questo è il claim della giornata di oggi. Dobbiamo pensare a medio e lungo termine non valgono più i piani a breve. Smart City è un’espressione che racchiude tanti concetti, come sostenibilità e digitalizzazione, ma, soprattutto, la Smart City è una città facile da vivere, semplice, sia da parte dell’amministrazione che eroga i servizi che da parte dei cittadini e le imprese che questi servizi li utilizzano”. Per questo “abbiamo presentato un piano, ‘Roma Smart City’, contenente 81 progetti di cui 40 già realizzati o in corso di realizzazione, finanziati con 200 mln di euro. Tutto questo va costruito – ha concluso la sindaca – riportando la persona al centro”.