Metro D: Patanè, la BEI ci dirà come finanziarla

La Banca Europea per gli Investimenti indicherà entro giugno gli investimenti per la nuova infrastruttura, al centro dello sviluppo dei trasporti di Roma, illustrati dall’assessore alla mobilità nell’intervista a Radiocolonna.

La Banca Europea per gli Investimenti indicherà entro giugno gli investimenti per la nuova infrastruttura, al centro dello sviluppo dei trasporti di Roma, illustrati dall’assessore alla mobilità nell’intervista a Radiocolonna.

‘’Per finanziare i 7,2 miliardi di euro per realizzare la Metro D e i prolungamenti delle linee B e A, stiamo dialogando per trovare un accordo con l’area advisory della BEI, la Banca Europea per gli Investimenti, un protocollo d’intesa per una consulenza gratuita sul mix migliore di quote fra gli investitori pubblici, (Stato, Comune, la stessa BEI) e il privato con un operazione di project financing’’. L’assessore alla Mobilità e ai Trasporti, Eugenio Patanè, intervistato da Radiocolonna.it si dimostra infatti quanto mai determinato a portare avanti con urgenza il rinnovamento e lo sviluppo dei trasporti della Capitale, nel quale la metro D, insieme all’aumento delle linee tranviarie, ha un ruolo centrale.

Da un lato Patanè è impegnato nella sostituzione degli asset delle attuali linee ferroviarie, ‘’abbandonate’’ da almeno un decennio. Dall’altro dimostra particolare fervore verso le opere previste nel Pums, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Punta infatti a un salto di qualità dei trasporti della Capitale attraverso nuove infrastrutture. Apprezza il contributo delle associazioni territoriali e imprenditoriali, ma non teme di diventare impopolare se è il prezzo per raggiungere gli obiettivi, fra i quali limitare la circolazione di mezzi privati e migliorare la qualità dell’aria.

‘’I trasporti della città sono fermi da vent’anni – afferma – e quindi non basta la manutenzione. L’apertura di numerosi cantieri o la chiusura temporanea di alcune stazioni si rende necessaria per avere un regolare ed efficiente trasporto pubblico. Non basta riparare i guasti, ma in gran parte occorre sostituire gli ‘’asset’’ dell’armamento: dalle scale mobili, ai binari, alle cabine e ai cavi elettrici. Si tratta di gravi problemi – tiene a sottolineare – per i quali talvolta devo prendere il ‘’toro per le corna’’ e non agire con le ‘’romanelle’’, ossia facendo finta, come qualcuno ha  fatto finora’’.    

Riguardo alle nuove infrastrutture Patanè tiene particolarmente alla metro D. Infatti la considera necessaria per dimunuire il traffico di superficie, dato che attraversa i quartieri più popolati della città. Inoltre nella Stazione Venezia, già in costruzione, si congiungerà a tutte le altre linee, contribuendo ad alleggerire l’afflusso di viaggiatori. ‘’Contiamo – afferma – di ricevere la consulenza della BEI entro giugno e successivamente dialogheremo con il governo e valuteremo la nostra parte d’investimento con l’obbiettivo di non pagare ai privati una rata eccessiva, lasciando all’operazione di project financing meno della metà degli investimenti necessari’’.

Altrettando importanti delle metro sono le linee ferroviarie di superficie, ossia i tram, che oggi trasportano ben 200.000 passeggeri al giorno. ‘’Delle 11 linee tranviarie previste dal Pums – ci aggiorna Patanè – 4 sono avviate o pronte a partire, mentre 7 sono già state progettate’’. L’assessore, sia pure nell’impossibilità di ultimarla per il Giubileo, conferma la linea Termini – Vaticano-Aurelio, TVA, divisa però in due lotti, di cui il primo, da Giureconsulti al Vaticano, comincerà subito, mentre dopo l’Anno Santo partirà il lotto Vaticano- via Nazionale – Termini che è il più critico. ‘’In particolare per i binari della tratta via Nazionale – Venezia – precisa – si deve ancora scegliere fra spostarli sul lato nord o in alternativa al centro, sulla base delle proposte degli abitanti e delle attività commerciali di cui teniamo conto’’.   

Oltre a rendere efficiente e sviluppare il trasporto pubblico ‘’verde’’,  l’inquinamento atmosferico, che sta raggiungendo livelli sempre più pericolosi alla salute, viene fronteggiato soprattutto disincentivando l’ingresso delle auto private nelle aree centrali. ‘’Intanto la cosiddetta ‘’fascia verde’’, fermerà circa 300 mila auto – rileva Patanè – e sarà vigilata da telecamere posizionate nei 143 varchi: 50 sono state già installate, altre 50 saranno messe in giugno e le ultime 43 in luglio. Inoltre durante il Giubileo, con parametri legati al periodo di maggior congestione, in certe zone centrali verrà stabilito un ingresso a pagamento, al quale saranno però esclusi i romani residenti’’.

Infine, di fronte ai tanti morti e feriti sulle strade di Roma, diventati una costante quotidiana,  di estrema importanza la campagna di comunicazione sulla sicurezza stradale: ‘’mettiamo un freno agli incidenti sulle strisce pedonali’’. Infatti oltre a programma di interventi sui cosiddetti ‘’Black points pedonali’’, che prevedono lavori in 30 punti critici per i pedoni nei 15 municipi, secondo Patanè è indispensabile agire per responsabilizzare i comportamenti e diminuire le distrazioni. ‘’Chi guida una automobile – rimarca con energia – deve essere consapevole che ha fra le mani una rivoltella che può uccidere! ‘’

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