Dopo la firma del Contratto di fiume del Tevere, per il sindaco di Fiumicino Esterino Montino è arrivato il momento di sfruttare questa “grande opportunità per valorizzar e tutelare” il fiume. Come primo intervento per il sindaco bisognerebbe risolvere il problema dei 20 relitti abbandonati nel Tevere e dei rifiuti che lambiscono il suo litorale.
“Questo accordo – spiega – è una grande opportunità e riguarda due grandi questioni. La prima è culturale: l’obiettivo è di aumentare e diffondere la consapevolezza che il fiume è vita, un ecosistema straordinario che attraversa i territori e le nostre città. E anche se ci occupiamo soprattutto del tratto più urbanizzato – da Castel Giubileo alla foce – dobbiamo avere presente che risentiamo anche di quello che succede a monte, compresa la confluenza dell’Aniene. Lo sforzo maggiore, dunque, sarà quello di coinvolgere le scuole e il mondo della cultura che crede in questa grande ricchezza che abbiamo”.
“Poi bisogna accompagnare il progetto culturale con azioni specifiche che affrontino aspetti a volte drammatici, come il tema dei circa 20 relitti affondati – sottolinea ancora Montino -. Per quanto riguarda la nostra città, la vicenda più preoccupante riguarda il barcone ormeggiato a pochi metri dal Ponte 2 Giugno che rappresenta un enorme pericolo. Abbiamo già rischiato grosso quando, lo scorso anno, si è staccato dalla banchina finendo addosso al ponte. Ora è inclinato su un fianco ed è ancora più urgente intervenire prima possibile. Qui c’è un’emergenza straordinaria che va presa di petto e risolta una volta per tutte. Ma ci sono altri casi, ad esempio a Fiumara, sebbene non così gravi, che devono essere risolti”.
“L’altro aspetto è quello dei rifiuti che galleggiando viaggiano lungo il Tevere e arrivano sulle nostre scogliere – ricorda il sindaco -. C’è stato un importantissimo intervento della Regione che ci ha messo a disposizione i fondi con i quali abbiamo tolto circa 30 tonnellate di rifiuti accumulati sugli scogli. Ma il problema non è certo risolto: i rifiuti continuano ad arrivare in quantità enormi, giorno dopo giorno, piena dopo piena. Questo accordo che abbiamo siglato deve, ora, servire ad affrontare questi temi in modo coordinato e strutturale: serve una struttura adeguata per bloccare i rifiuti prima che percorrano tutto il fiume, servono interventi rapidi sui relitti, sugli argini”. Montino cita infine i passi compiuti per valorizzare il Tevere come la pista ciclabile che, lungo il fiume, arriva a Parco Leonardo. “Con i fondi della città metropolitana, arriveremo fino alla fiera di Roma. Poi, però, poi tocca alla Capitale completare il tratto che permetterà a chi parte da Roma di arrivare a Fiumicino, e viceversa, costeggiando il fiume e godendosi il suo magnifico ecosistema.