Sanità: al policlinico Umberto I di Roma nuovi macchinari da 9 milioni – VIDEO

Rocca "bel segnale, sarà un pilastro importante della sanità del futuro"

I nuovi macchinari del policlinico Umberto I di Roma.

Risonanze magnetiche, tac e angiografi, per un totale di 18 grandi apparecchiature, di cui 7 ad alta tecnologia, su 28 interventi finanziati con 9 milioni di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Sono le nuove attrezzature acquisite dal policlinico Umberto I di Roma e inaugurate questa mattina dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e dalla rettrice dell’Università La Sapienza di Roma, Antonella Polimeni. Ad accoglierli il direttore generale Fabrizio d’Alba insieme ai presidi di medicina e psicologia e medicina ed odontoiatria della Sapienza, Domenico Alvaro e Paolo Villari. Un investimento da quasi 9 milioni di euro che si somma ai 17 milioni per l’antisismica, ai 4 milioni per la digitalizzazione, agli 1,5 milioni per l’ospedale di comunità e ai 300 mila euro per la Cot, Centrale operativa territoriale. Un intervento complessivo che ha permesso l’acquisto di 28 nuove apparecchiature di cui 17 grandi impianti come Tac, risonanze magnetiche, gamma camere, angiografi e telecomandati.

Si tratta di macchinari tecnologicamente avanzati che hanno contribuito ad un recente e sostanziale rinnovamento del parco tecnologico finalizzato alla diagnostica che ad oggi risulta concluso al 70 per cento. “Queste nuove apparecchiature all’Umberto I dimostrano l’attenzione che c’è verso questo policlinico – ha detto il presidente Rocca -. Un investimento tecnologico da nove milioni di euro in linea per garantire diagnostica d’eccellenza nel policlinico Umberto I, che sarà un pilastro importante della sanità del futuro. Sono tecnologie importanti per la qualità dell’assistenza, soprattutto per tutta l’area dell’emergenza. Noi stiamo disegnando all’Umberto I e in tutto il Lazio una sanità che sia anche al passo coi tempi. Un bel segnale, anche perché la tempistica del Pnrr è perfettamente rispettata. I medici e gli studenti devono avere la migliore tecnologia a disposizione. La rimodulazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza della Regione Lazio, approvata con la delibera di giunta del 25 maggio 2023, prevede circa 9 milioni di euro di finanziamento a sostegno di 28 interventi, di cui 17 ad alta tecnologica, per il Policlinico Umberto I”, ha ricordato Rocca.

Anche la rettrice Polimeni ha tenuto a sottolineare l’importanza delle nuove tecnologie. “Questi investimenti servono per spingere un ammodernamento generale. I nuovi macchinari sono il frutto di una necessità delle nostre aziende ospedaliere che sono strutture di formazione – ha ribadito Polimeni -. L’utilizzo totale dei fondi Pnrr sulla missione Salute, come anche per gli investimenti appostati per l’area universitaria, devono servire da booster per spingere a una ciclicità di ammodernamento generale delle apparecchiature. Per il policlinico questo era particolarmente rilevante perché con questa azione straordinaria c’è una sostituzione di apparecchiature vecchie che corrisponde anche a una necessità delle nostre aziende universitarie. I nostri giovani e i nostri pazienti devono potere disporre di strumentazioni all’avanguardia”, ha concluso la rettrice.

In particolare, ci sono tre nuove Tac 128 strati, due sono state installate rispettivamente presso la radiologia del dipartimento emergenza urgenza e presso la clinica Eastman, mentre la terza è in corso di installazione al reparto di radiologia centrale: rappresentano una soluzione tecnologica ad alta definizione grazie a velocità di esecuzione e potenti software di elaborazione che consentono di ottenere esami estremamente accurati e di qualità utilizzando bassi dosi di radiazioni. La risonanza magnetica 1,5 Tesla, installata presso la radiologia del Dea, è una tecnologia diagnostica dalla gestione tecnico/clinica più complessa, che restituisce immagini ad alta definizione delle diverse strutture anatomiche e tessuti in modo completamente non invasivo verso paziente. Tre gamma camera, a supporto della Unità operativa complessa di medicina nucleare, elaborano immagini scintigrafiche con una migliore risoluzione anatomo–funzionale rispetto ai modelli tradizionali, e sono un passaggio migliorativo della nostra diagnostica per immagini che vede completato il rinnovamento totale dei macchinari a garanzia di un servizio più efficiente e tecnologicamente avanzato.

I quattro angiografi sono di diversa tipologia quale biplano, cardiologici in corso di installazione e vascolare installato presso la sala 4 del Dea. Sono tutti di ultima generazione e rispondenti in modo moderno, sicuro ed efficiente alle esigenze della radiologia interventistica clinica, neuroradiologica, cardiologica e operativa di una popolazione di pazienti, in continua crescita, affetti da tumori, ischemia dell’arto, stroke, emorragie e traumi. I cinque telecomandati – per due dei quali si stanno ultimando le operazioni di installazione presso la radiologia del Dea e la radiologia delle chirurgie – effettuano esami radiologici contrastografici indispensabili nella gestione dei pazienti sia in elezione che in urgenza. Prossimamente si effettuerà la messa a terra (21 per cento degli interventi finanziati) di un mammografo con tomosintesi, un angiografo cardiologico, un vascolare biplano, due telecomandati per esami di reparto e un telecomandato per gli esami del pronto soccorso.

Si prosegue con lo stato di avanzamento (14 per cento) per l’operatività di un tomografo computerizzato, un cardiologico e due telecomandati digitali per gli esami di reparto. “Siamo quasi al 70 per cento degli interventi programmati all’Umberto I di Roma con i 9 milioni di euro dei fondi del Pnrr. Abbiamo fatto installazioni di grandi tecnologie, come Tac, risonanze e angiografi – ha aggiunto il direttore generale del policlinico Umberto I, Fabrizio d’Alba –. Sono stati distribuiti in diversi padiglioni dell’ospedale nell’area dell’emergenza. Residuano ancora una tac due angiografi per la cardiologia oltre ad altre piccole tecnologie. Questo per noi è stata una boccata d’ossigeno, perché ha permesso di andare a fare una necessaria sostituzione di un parco macchine che ormai era troppo datato e non permetteva di garantire prestazioni adeguate agli standard. Noi nel corso del 2024 contiamo di completare tutte le installazioni previste dai finanziamenti del Pnrr”, ha concluso d’Alba.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014