Torna, venerdì 24 maggio, la Notte bianca delle scuole aperte, la festa delle scuole vincitrici del bando di Roma Capitale che consente l’apertura degli Istituti oltre l’orario ordinario, quindi i pomeriggi, la sera e nei weekend. Sono programmate attività artistiche, supporto scolastico, promozione delle Stem con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica facendo delle scuole poli civici di comunità. Lo comunica in una nota il Campidoglio. Questa seconda edizione – prosegue la nota – a cui parteciperanno il sindaco Gualtieri e l’assessora alla Scuola Pratelli, è un appuntamento che rappresenta la conclusione del percorso fatto in questo ultimo anno da molte delle 118 scuole vincitrici dell’avviso pubblico. La Notte Bianca sarà anche l’occasione per dare ancor maggior respiro alle collaborazioni nate e consolidate con le associazioni, i territori, le comunità. In questo ambito si terranno laboratori, mostre, incontri, presentazione di libri, per una festa da vivere insieme alla comunità scolastica, ai territori e ai cittadini e alle cittadine, che coinvolgerà centinaia di ragazzi e ragazze e di docenti in tutta la città.
“Venerdì sera saremo in giro tra le scuole per festeggiare anche noi con tutta la comunità scolastica”, dichiara il sindaco Gualtieri. “Roma Capitale – aggiunge – sta investendo moltissimo su questa idea di rigenerazione urbana, dove la relazione tra la scuola e il quartiere è ricchezza condivisa e a portata di tutti e di tutte. Il programma Scuole Aperte e la sua notte bianca sono un fiore all’occhiello dell’Amministrazione”, conclude. “Sarà una serata ricca di belle sorprese e di protagonismo della comunità scolastica”, commenta l’assessora alla Scuola, Claudia Pratelli. “Per noi – aggiunge – questo è un appuntamento per celebrare un percorso iniziato al momento dell’insediamento, ma anche un’idea di scuola: quella dove il processo di apprendimento è continuo e progressivo, che fornisce agli studenti e alle studentesse soprattutto opportunità, per meglio conoscersi, scoprire passioni, inclinazioni e talenti. È un’idea di scuola ma anche di società: inclusiva e che combatte le diseguaglianze”, conclude.