Aumento tassa di soggiorno, l’ultima tegola Romana

Per Roma si prevede un aumento della tassa di soggiorno. I turisti sono tanti e fare cassa sarebbe facile. Ma cosa offre la Capitale agli ospiti? Solo degrado e vestigia antiche di cui non siamo gli artefici

I dati comunicati dal Messaggero e ripresi puntualmente da Radio Colonna sono estremamente esaustivi sull’onere che colpirebbe ogni singolo aspetto dell’ospitalità Romana se veramente entrasse in vigore l’annunciato aumento della tassa di soggiorno. Sono numeri e cifre ingenti ma, a fil di logica, basati su pure ipotesi di frequenza turistica.

Il Campidoglio sta facendo i conti sul boom di visitatori che la Capitale vive in questo post Covid ma, non è stato e non sarà sempre così. Già oggi pare che i turisti preferiscano Venezia a Roma per una migliore e pulita gestione della cosa pubblica.

Concettualmente, e non solo, la tassa di soggiorno dovrebbe contribuire in buona parte all’amministrazione e conduzione ottimale dell’offerta che la Città mette a disposizione del visitatore; e rimarchiamo concettualmente, perchè se fino ad ora i 120mln/anno incassati dal comune non sono riusciti a smuovere di una virgola il declino costante della Capitale ci chiediamo come gli ulteriori e solo previsti 48mln aggiuntivi possano rimettere in carreggiata lo sfascio della Città eterna.

Tante, troppe gabelle gravano sui turisti che decidono di visitare il bel paese: dalla tassa di sbarco al ticket per i bus turistici fino alla tassa d’imbarco sul biglietto aereo.

Ed è evidente a questo punto che ci si muove ad occhi bendati ma dopo aver preso bene la mira per spremere quanto più possibile l’ospite.

A questo punto, però, nasce naturale una domanda che è tanto seria quanto la realtà che Roma vive; ma la Capitale, in realtà, cosa offre all’accaldato turista?: spazzatura a tonnellate, mezzi pubblici inefficienti, taxi inesistenti, ristoranti turistici con menù surgelati e che nulla hanno a che fare con la cucina romana, alberghi de luxe, che pochi possono permettersi e sole di b&b irregolari.

La tassa di soggiorno diventa, così, un costo aggiuntivo che per una famiglia con figli si traduce in un deterrente di non poco conto.

Ma il Campidoglio deve fare cassa e con una cecità catastrofica si accontenta di prendere quello che può oggi senza nessuna programmazione per il futuro. Un comune cicala che potrebbe cantare una sola estate, mettendo a repentaglio anche il futuro prossimo venturo.

Addio ai parchi cittadini mai curati, addio al trasporto pubblico, alla manutenzione delle strade, alla cura dei beni pubblici e alla sacrosanta conservazione di monumenti e aree archeologiche. Che poi, ad essere sinceri, sono il vero e antico motivo per cui i turisti hanno scelto e scelgono Roma da secoli.

Si trovano a Roma vestigia di una magnificenza e di uno sfacelo tali, che superano l’una e l’altro, la nostra immaginazione”
(Goethe)

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