Creme solari da protezione a danno per noi e l’ambiente

Guai ad esporsi al sole senza filtri solari, ma nello stesso tempo dobbiamo sapere che se contengono ingredienti rischiosi questi saranno dannosi per noi e per l'ambiente. E' fondamentale leggere attentamente la composizione

Le vacanze sono finite e con il rientro ci troviamo a fare i conti con la vita di tutti i giorni e spesso il pensiero torna a quelle giornate tutto sole, mare, divertimento e pelle abbronzata. Siamo davvero più belli, lo specchio non mente, più sicuri di noi stessi e dell’immagine che trasmettiamo.

Però, a conti fatti, quanto ci è costata questa pelle dorata; cioè quanto abbiamo speso per le creme solari e con che criterio le abbiamo scelte: abbiamo scelto in base all’istinto dell’ultimo momento o siamo stati vittime della pubblicità e del brand famoso e più costoso degli altri, oppure abbiamo letto con attenzione la composizione e optato con consapevolezza?

La spiaggia, d’estate, ha un odore tutto suo che cambia ad ogni ombrellone: l’odore dei vari solari che fanno tanto vacanza ma che possono anche essere dannosi per la nostra salute e per l’ambiente.

Sapete che si calcola che ogni anno scarichiamo circa 25.000 tonnellate di creme solari nei mari di tutto il mondo (praticamente quasi 1 litro al secondo). Un avvelenamento lungo 365 giorni/anno accresciuto dall’attitudine al viaggiare senza sosta.

Secondo un’indagine di Altroconsumo molti solari contengono filtri chimici dannosi per coralli, alghe, ricci, molluschi, delfini, ma una legge non c’è e quindi sta a noi scegliere prodotti “sea friendly”.  Per i prodotti spray, poi, il discorso si amplia perché quelle goccioline non si fermano tutte sulla pelle, ma vanno sulla sabbia e alla prima mareggiata finiscono fra le onde.

A leggere i vari report, fatti da istituti accreditati, si scopre che le sostanze nemiche dei mari sono tantissime, dai nomi impronunciabili e sconosciute ai più. Ne elenchiamo alcune: ossibenzone, octinoxate, petrolati, siliconi e le microplastiche invasive e letali. Ma queste stesse sostanze aggrediscono anche la nostra salute perché interferiscono col sistema endocrino, possono causare allergie e intolleranze. E’ consigliabile anche scegliere prodotti senza profumi, coloranti e conservanti.

Già perché dobbiamo renderci conto che non si riesce, ancora, a far passare una legge che obblighi ad indicare la data di scadenza sugli articoli beauty. E’ una carenza scellerata perché ci spinge a metterci addosso un’infinità di creme e cremine che potrebbero venire da un tempo molto lontano.

D’altra parte il non uso dei filtri solari è una scelta da non fare perché pericolosa per la nostra pelle che si trova dover fronteggiare tumori cutanei e alla più frequente cheratosi attinica considerata lesione precancerosa, come ci ricordato il dr. Massimo Piccioli.

In buona sostanza dobbiamo bloccare i raggi uva e uvb con prodotti efficaci per noi e biodegradabili al 100% per ritrovare, l’anno prossimo, il nostro mare ancora più bello e in buona salute.

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