La Cgil Roma e Lazio e la Cgil di Frosinone e Latina esprimono “forte preoccupazione per la situazione che si sta delineando nelle ultime ore presso lo stabilimento Novo Nordisk di Anagni, in provincia di Frosinone. Il mancato rinnovo di numerosi contratti di somministrazione rappresenta un segnale allarmante: il progetto di espansione annunciato con enfasi nei mesi scorsi sembra subire uno stravolgimento silenzioso, che rischia di compromettere la tenuta occupazionale dell’intero sito produttivo”. E’ quanto si legge, in una nota, della Cgil Roma e Lazio e della Cgil di Frosinone e Latina. Questa dinamica “colpisce non solo i lavoratori in somministrazione, ma potrebbe colpire anche quelli in staff leasing, che meritano pari dignità e tutele. Nei giorni scorsi unitariamente a Cisl e Uil del Lazio abbiamo rinnovato l’appello al Commissario Straordinario e Governatore del Lazio, Francesco Rocca affinché venga aperto con urgenza un tavolo di confronto istituzionale – prosegue la nota del sindacato -. È tempo che si apra il dialogo con le forze sociali e con chi ha il polso della situazione”.
È necessario “fare chiarezza sul futuro del progetto ‘Fill and Finish Expansion’, riconosciuto come di interesse strategico nazionale, ma oggi avvolto da dubbi e silenzi – continua la nota della Cgil -. Alla luce delle recenti notizie sui dazi e degli annunci di esuberi globali da parte del nuovo Ceo di Novo Nordisk, il sindacato ritiene fondamentale comprendere quale direzione stia prendendo l’azienda. Difendere il presente significa garantire continuità occupazionale e trasparenza; pianificare il futuro vuol dire pretendere una strategia industriale chiara, condivisa e rispettosa del territorio e dei suoi lavoratori. La Cgil continuerà a vigilare, mobilitarsi e chiedere risposte. Non permetteremo che un investimento da 2 miliardi di euro si trasformi nell’ennesimo progetto non condiviso e in un’occasione mancata per il Lazio e per l’Italia”, conclude la nota.