In Campidoglio la protesta delle lavoratrici Ama, chiedono le dimissioni di Pace

Il riferimento, a quanto hanno spiegato, è a una denuncia con l'accusa di "violenza sessuale" presentata da una lavoratrice a carico del presidente dell'azienda controllata dal Comune di Roma

Un gruppo di lavoratrici della azienda comunale Ama ha fatto irruzione in Aula Giulio Cesare dove si stava svolgendo la seduta straordinaria sull’economia locale e ha iniziato a protestare animosamente chiedendo le dimissioni del presidente di Ama Daniele Pace. Le lavoratrici hanno esposto diversi striscioni e su richiesta della presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli, la polizia locale è intervenuta a sedare la protesta.

“Dimissioni, dimissioni”, hanno urlato le donne. Il riferimento, a quanto hanno spiegato, è a una denuncia presentata da una lavoratrice a carico del presidente Pace con l’accusa di “violenza sessuale”. La presidente Celli ha quindi sospeso la seduta temporaneamente, numerosi consiglieri della maggioranza e delle opposizioni, la presidente della commissione Lavoro Erica Battaglia del Pd, il capogruppo di Avs Alessandro Luparelli, il consigliere di Azione Francesco Carpano, la capogruppo del M5s, Linda Meleo, si sono avvicinati alle manifestanti, insieme a Celli, per raccogliere le istanze delle donne.

Celli ha assicurato alla delegazione di lavoratrici che saranno ricevute in un secondo momento per affrontare la questione. Le manifestanti quindi hanno lasciato pacificamente l’Aula Giulio Cesare e la seduta ha potuto ricominciare da dove era stata interrotta. Il gruppo di manifestanti è afferente al sindacato Usb e non era coinvolto nel consiglio straordinario di oggi, come spiegato dalla presidente Celli.

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