Chiara Ferragni, “ho sbagliato donerò 1 milione al Regina Margherita”

"Chiedo scusa, voglio rimediare all'errore fatto e farne tesoro". Codacons: lacrime di coccodrillo, esposto in 104 procure

Dopo lo scandalo che l’ha coinvolta e che ha portato l’AgCom a multarla per un milione di euro, Chiara Ferragni ha annunciato che donera’ un milione di euro all’ospedale Regina Margherita. “Quello che voglio fare ora e’ chiedere scusa e dare concretezza devolvendo un milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini” ha detto l’influencer in un post pubblicato su Instagram, “ma non basta: lo voglio fare pubblicamente perche’ mi sono resa conto di aver commesso un errore di comunicazione, un errore di cui faro’ tesoro in futuro separando completamente qualsiasi attivita’ di beneficenza – che sempre fatto e che continuero’ a fare – dalle attivita’ commerciali”. Con i capelli legati, un camicione grigio e nulla del glam da cui e’ solita circondarsi, Ferragni ha detto che “chi e’ piu’ fortunato ha la responsabilita’ morale di fare del bene” e che “questi sono i valori che ho sempre spinto nella mia famiglia”. “Questo e’ quello che insegniamo ai nostri figli” ha detto trattenendo a stento le lacrime “gli insegniamo anche che si puo’ sbagliare e che quando capita bisogna ammettere e se e’ possibile rimediare all’errore fatto e farne tesoro” Riguardo il caso in cui e’ stata coinvolta anche la Balocco per la quale l’influencer aveva ‘firmato’ nel 2022 pandoro ‘Pink Christmas’ le cui vendite sembrava dovessero servire a finanziare la ricerca, Ferragni ha ammesso che “non c’e’ stato un controllo sufficiente sulla comunicazione” pur confermando che “impugnera’ il provvedimento dell’AgCom perche’ lo ritengo sproporzionato e ingiusto”. “Il mio errore” ha aggiunto “in buona fede e’ stato legare la comunicazione di un’attivita’ commerciale a una di solidarieta’. Purtroppo si puo’ sbagliare, mi spiace averlo fatto e mi rendo conto che avrei potuto vigilare meglio, ma se la sanzione dovesse essere come io spero inferiore a quella decisa la differenza verra’ aggiunta al milione di euro”. “Nei prossimi giorni” ha concluso Ferragni, “parlero’ con il Regina Margherita per capire come l’ospedale utilizzera’ la somma donata e raccontero’ periodicamente gli aggiornamenti. Il mio errore rimane ma voglio far si’ che da questo errore si generi qualcosa di costruttivo e di positivo”.

Ma la rete non perdona: sui social 6 milioni di interazioni e una valanga di critiche per il ‘caso Balocco’. È quanto emerge da una ricerca di SocialData che ha analizzato le conversazioni su web e social degli ultimi sette giorni. Nel periodo preso ad oggetto per l’analisi (11-18 dicembre), precedente comunque alle scuse pubbliche di oggi l’argomento ha generato oltre 13mila mentions, che hanno prodotto circa 6,2 milioni di interazioni. Le conversazioni si sono sviluppate in prevalenza su Facebook (80,55%), mentre Threads di fatto al suo ‘esordio’ ottiene un buon risultato (3,12%) e affianca il rivale Twitter (3,11%), ponendosi come possibile nuovo punto di riferimento delle discussioni più instant e politiche. Il sentiment sulle conversazioni è assolutamente negativo (67%). Le critiche si riversano in particolar modo su Chiara Ferragni e sul suo team, accusati da molti utenti di non aver tenuto un comportamento corretto verso il pubblico. Gli utenti si mostrano critici anche nei confronti di Balocco, seppure l’azienda venga ritenuta responsabile in maniera nettamente minore rispetto a Ferragni e al suo team.

Codacons: da Ferragni lacrime di coccodrillo, esposto in 104 procure

“Da Chiara Ferragni arrivano oggi vergognose lacrime di coccodrillo per ripulire la sua immagine pubblica dopo la multa dell’Antitrust sul caso Balocco”. Lo afferma, in una nota il Codacons che oggi ha depositato l’esposto annunciato nei giorni scorsi in 104 Procure italiane per l’ipotesi di truffa aggravata in merito al caso del pandoro Balocco-Ferragni. “La campagna promozionale invitava ad acquistare un pandoro Balocco-Ferragni e spronava all’acquisto facendo capire che il ricavato della vendita sarebbe andato interamente in beneficenza – si legge nel testo dell’esposto – Tutti i messaggi veicolati al pubblico per presentare l’iniziativa benefica (il comunicato stampa, una pagina sul sito www.balocco.it con l’indicazione della finalità della partnership, i post e le stories pubblicate dalla Signora Chiara Ferragni), sono stati realizzati associando le vendite del pandoro griffato Ferragni al reperimento dei fondi utili alla donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino, pur nella consapevolezza che la donazione era stata fatta mesi prima dell’inizio delle vendite dell’indicato pandoro”. L’associazione dei consumatori ha chiesto alle procure “di voler utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari per accertare quanto esposto” a alla Guardia di Finanza di porre sotto sequestro i conti delle società legate a Chiara Ferragni a tutela delle azioni di rivalsa da parte dei consumatori che hanno acquistato il pandoro griffato.

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