Fosse Ardeatine: al Mausoleo una stele per ricordare l’eccidio

In occasione dell'80esimo anniversario della strage nazifascista si è tenuta qui la seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina. Presenti anche gli studenti partiti in corteo stamattina dalla Garbatella

dal sito roma capitale

È arrivato al Mausoleo delle Fosse Ardeatine il corteo degli studenti delle scuole romane che, accompagnati dal presidente del Municipio Roma VIII, Amedeo Ciaccheri, hanno sfilato in corteo dalla Garbatella alle Fosse Ardeatine in occasione delle celebrazioni per gli 80 anni dell’eccidio.

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’assessore alla Cultura Miguel Gotor, insieme al consiglio comunale presieduto da Svetlana Celli, hanno svelato una stele commemorativa apposta in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio in cui furono uccise 335 persone. “Nell’80esimo anniversario anniversario del feroce eccidio compiuto dai nazisti in questo luogo il 24 marzo 1944 – si legge sulla targa -, Roma città di pace e medaglia d’oro al valor militare per la resistenza ricorda i 335 martiri che li hanno perso la vita in nome della libertà e della democrazia”.

Ad aprire la seduta è stata la presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli: “Ringrazio la conferenza dei capigruppo capitolini – ha detto – che ha accolto con grande sensibilità e partecipazione la proposta di convocare una seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina in occasione dell’80esimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Ringrazio il direttore del Mausoleo e l’Ufficio per la tutela della cultura della Memoria della Difesa che hanno permesso di poter essere oggi qui. Questo luogo, il Mausoleo delle Fosse Ardeatine, è la testimonianza di uno degli atti più orrendi della nostra storia, romana e italiana, frutto dell’assurda barbarie nazifascista. Qui riposano 335 innocenti, 335 martiri. E noi davanti ai loro nomi e alle loro storie non possiamo rassegnarci all’indifferenza e all’oblio. Ci invitano a una profonda e autentica riflessione sugli effetti devastanti di qualsiasi guerra, di ieri e di oggi. E a non abbassare mai la guardia contro odio, violenza e dolore”.

“Quel dolore – ha aggiunto Celli – che arriva al nostro cuore appena si varca il cancello di ingresso del Mausoleo. Siamo qui perché abbiamo il dovere di non dimenticare, di raccogliere il ricordo dei familiari e il loro testimone e trasformarlo in memoria collettiva indelebile. Dobbiamo farlo ogni giorno, con ogni sforzo, partendo dai nostri figli, dai giovani. Lo dobbiamo alle vittime dell’eccidio del 24 marzo 1944 e al loro sacrificio, così come alle tante donne e uomini protagonisti della Resistenza, che pagarono a caro prezzo la loro lotta per liberare dall’oppressione nazifascista il nostro Paese e per consegnare a tutti noi un’Italia democratica, fondata sulla Costituzione e sui valori dell’antifascismo. È emozionante essere qui. Questa giornata e questo consiglio straordinario devono essere uno stimolo per affermare e rafforzare ancor di più il nostro impegno come istituzioni per trasferire alle prossime generazioni i principi della libertà, della democrazia e del rispetto dei diritti umani, per costruire insieme un mondo migliore e di pace. Roma – ha concluso – non dimentica”.

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