Un uomo seduto su una scatola di cartone aperta, a formare un letto, guarda il telefono. Un altro fissa il vuoto mentre beve da una confezione di latte in tetrapack. Poco lontano, diversi sacchi a pelo, vestiti, coperte e borse sono raggruppati in quelli che di notte diventano giacigli di fortuna. Sono i segni, visibili durante il giorno, dei numerosi senza fissa dimora che quotidianamente popolano i dintorni di piazza San Pietro. Una parte del complesso via vai di gente che anima la zona del Vaticano, fatta di turisti, ristoranti e commercianti. Passeggiando sotto lo storico colonnato progettato da Gian Lorenzo Bernini si intravedono, per terra o incastrati nelle ringhiere, i cartoni. Nelle decine di “postazioni” nella zona, inoltre, si possono vedere anche scarpe e vaschette di cibo in plastica, mentre sopra le ringhiere sono stese altre coperte e vestiti, che presumibilmente si sono bagnati a seguito delle piogge dei giorni scorsi. Sotto i portici di via della Conciliazione, invece, sono state accatastate valigie, zaini e altri effetti personali.

In vista del Giubileo del 2025, quando migliaia di pellegrini visiteranno la Capitale e il Vaticano, il Campidoglio sta potenziando gli strumenti di accoglienza e di assistenza ai senzatetto: per l’Anno Santo l’amministrazione comunale conta di inaugurare altre 4 tensostrutture per la ricezione delle persone svantaggiate. Intanto questa mattina è stata firmato un protocollo tra Asl Roma 1, Comune di Roma, Municipio Roma I e polizia locale per la gestione degli interventi a favore delle persone senza fissa dimora con disturbi mentali e psicopatologie presenti nel centro della città. L’accordo avrà una durata di tre anni e prevede la costituzione di un tavolo con un’equipe multidisciplinare che coinvolgerà i diversi servizi di riferimento per un approccio multidisciplinare finalizzato allo sviluppo e alla condivisione di procedure di intervento e di presa in carico. “L’accordo nasce nel Municipio I perché qui c’è una presenza numerica di persone con fragilità psichiatriche importante”, ha spiegato l’assessora alle Politiche sociali, Barbara Funari.

Di giorno, non sono tante le persone senza tetto che circolano nei pressi della piazza, spesso molto affollata dalle migliaia di turisti che scattano foto o che fanno la fila per visitare la Basilica. Una donna con il volto coperto e con un rivestimento fatto di tessuti e scotch al posto delle scarpe, si sposta lentamente, con un piccolo carrello per la spesa in una mano e una grossa borsa sulle spalle, chiedendo l’elemosina ai passanti. “Non vogliamo foto, che poi finiamo sui giornali”, dice un senzatetto in piazza della Città Leonina, dove poco lontano dai tavolini e dai cassonetti dei rifiuti di bar e ristoranti, si è formato un piccolo raggruppamento di tende intorno all’ingresso dei bagni pubblici. Anche in via dei Corridori si vedono valigie e coperte, un carrello della spesa, il tutto ammassato accanto a una cabina telefonica.

In piazza del Sant’Uffizio, infine, una donna seduta sopra uno sgabello tiene stesi i panni accanto a un negozio di souvenir con un filo appoggiato a due estremità e tenuto lontano da terra con un ombrello. “Per il Giubileo abbiamo previsto, in quattro zone di Roma, di aumentare l’offerta dei posti con 4 tensostrutture nuove che saranno operative per tutta la durata del Giubileo per un anno – ha assicurato l’assessora Funari -. Stiamo cercando di capire una localizzazione idonea, nelle vicinanze del quadrante di piazza San Pietro, che possa rispondere ai numeri delle presenze che sono qui”.