“Piantedosi dimettiti”: dopo Pisa, sit-in degli studenti a Roma “contro le manganellate”

Sulla vicenda degli studenti pisani è intervenuto anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha chiamato il ministro dell'Interno, ricordando che "l'autorevolezza delle Forze dell'ordine non si misura sui manganelli"

La manifestazione a Roma

“Contro le vostre manganellate, Piantedosi dimettiti” si legge nello striscione che ieri ha aperto la manifestazione degli studenti in piazza Gigli, davanti al Teatro dell’Opera di Roma.

Il sit-in – a cui hanno partecipato anche associazioni, organizzazioni sindacali e partiti politici – arriva dopo quanto successo a Pisa, dove abbiamo visto studenti inermi presi a manganellate dalle polizia durante una manifestazione pro-Palestina. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha chiamato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per fargli presente, “trovandone condivisione”, che “l’autorevolezza delle Forze dell’ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni”.

A sventolare, oltre alle bandiere arcobaleno della pace, anche quelle della Palestina e del Partito Comunista. Un gruppo di studenti del gruppo Osa si sono diretti al Viminale, fermandosi davanti la sede del ministero dell’Interno: con fumogeni e megafoni hanno cantando slogan a favore della Palestina, contro il ministro Piantedosi, ma anche contro la segretaria del Pd Elly Schlein.

Poco dopo le 19:30, la manifestazione è finita. Da troppo tempo “siamo costretti a condannare le cariche della polizia durante manifestazioni pacifiche di studenti e studentesse. Senza alcuna presa di responsabilità da parte del ministro Piantedosi”, ha dichiarato Tullia Nargiso, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi del Lazio al termine della manifestazione organizzata in prossimità del Viminale a Roma. “Non possiamo permetterci uno stato che ci censura, che ci impedisce di manifestare il nostro dissenso. Siamo estremamente soddisfatti nel vedere una risposta così imponente alla nostra chiamata alla mobilitazione, questa piazza dice chiaramente che la gente si è stancata della gestione Piantedosi del dissenso e della gestione Meloni del paese”.

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